Eventi sempre più frequenti

Maltempo, è tempo di bilanci. Danni ingenti e tanta paura. A Montecatini Val di Cecina è ancora disperso il piccolo di 5 mesi

Un cambiamento climatico che diventa sempre più un’emergenza e che è da ricondurre al riscaldamento del mar Tirreno

Maltempo, è tempo di bilanci. Danni ingenti e tanta paura. A Montecatini Val di Cecina è ancora disperso il piccolo di 5 mesi
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Strade che diventano fiumi di fango, macchine, case sott’acqua. Sono ormai immagini che siamo abituati a vedere fin troppo spesso. Eventi eccezionali, che ormai tanto eccezionali non lo sono più.

Lo dicono d’altronde i numeri. L’alluvione dello scorso anno, che ha colpito l'intera regione, in particolar modo le province di Prato, Firenze, ha scatenato precipitazioni, che hanno portato all'accumulo, in sole 3 ore, di ben 200 millimetri di acqua. Otto le vittime e 1,9 miliardi di danni.

Il tempo non è stato clemente nemmeno quest’anno. Lo scorso 23 settembre 2924 un’ondata di maltempo ha colpito di nuovo l’intera regione. A Montecatini Val di Cecina sono morte due persone. Una nonna cui corpo è stato rinvenuto dopo una settimana di incessanti ricerche. Risulta ancora disperso, invece, il corpicino di un neonato di appena 5 mesi, inghiottito dalla furia dello Sterza.

Nei giorni scorsi, tra le province di Livorno e Pisa ci sono state "piogge eccezionali, mai registrate con tale intensità in un secolo di misurazioni nell’area tra Cecina, Santa Luce e Riparbella".

Un cambiamento climatico che diventa sempre più un’emergenza e che è da ricondurre al riscaldamento del mar Tirreno, e in generale del Mediterraneo. Eventi che oggi sono prevedibili, secondo quanto riferisce il Consorzio Lamma, ma il problema resta la localizzazione e temporizzazione dei fenomeni.

Molti i volontari in campo

Sette misericordie che fanno parte del Coordinamento dell’Area Fiorentina hanno concluso una settimana di intenso lavoro nelle aree colpite dal maltempo in Toscana e Emilia Romagna. Le squadre delle confraternite di Campi Bisenzio, Bagno a Ripoli, Lastra a Signa, Impruneta, Galluzzo, Firenze e Firenzuola sono state impegnate nei territori di Castelfiorentino e Bologna, lavorando senza sosta per ripristinare le zone devastate dalle alluvioni.

In totale sono stati 24 i volontari che, alternandosi nei giorni, hanno lavorato per riportare la normalità in queste aree. Dopo un primo intervento di emergenza con l’utilizzo di idrovore per la rimozione dell’acqua in eccesso, i volontari hanno proseguito con l’impiego dei moduli acqua per le attività di ripristino e pulizia, restituendo decoro e sicurezza alle comunità colpite.

"Il lavoro delle Misericordie è sempre stato e continua ad essere fondamentale nelle situazioni di emergenza. La nostra missione è quella di supportare chi è in difficoltà e anche in questa occasione i nostri volontari hanno risposto con straordinaria dedizione e spirito di solidarietà. È una testimonianza concreta del valore della nostra rete di Misericordie, che non esita mai ad attivarsi per aiutare le comunità in momenti di grave crisi", dice Andrea Ceccherini, presidente del Coordinamento delle Misericordie dell’Area Fiorentina.

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