Campi Bisanzio

L’ultimo saluto a Bruno Del Lama, un mese fa aveva accoltellato la moglie

Oggi pomeriggio, presso la Pieve Santo Stefano di Campi, è stato celebrato il funerale, officiato dal pievano don Marco Fagotti.

L’ultimo saluto a Bruno Del Lama, un mese fa aveva accoltellato la moglie
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L’ultimo saluto a Bruno Del Lama, un mese fa aveva accoltellato la moglie 

La vita li ha ricongiunti dopo nemmeno un mese di distanza. È morto ieri Bruno Del Lama, 87 anni, che il 9 luglio scorso aveva ucciso con una coltellata sua moglie Bruna Tavanti, 84 anni mentre dormiva nell’abitazione familiare di via delle Corti a Campi Bisenzio.

L’uomo,arrestato dai Carabinieri e poi rimesso in libertà dal giudice per le indagini preliminari, aveva raccontato di averla uccisa, con una coltellata alla gola, per sottrarla dalle infinite sofferenze patite dalla lunga malattia. 

Subito dopo il fatto, Bruno aveva cercato di uccidersi ma non ce l’aveva fatta. Voleva morire insieme a sua moglie, per volare in cielo, ancora una volta uniti. 

E cosi è stato a distanza di appena un mese: Bruno da tempo anche lui malato, è deceduto ieri ed oggi pomeriggio, presso la Pieve Santo Stefano di Campi, è stato celebrato il funerale, officiato dal pievano don Marco Fagotti.

Il funerale

Alla presenza del figlio Romeo, della sorella Marisa e di altri familiari, si sono svolte le esequie, allietate dal coro della parrocchia. 

“Affidiamo al Dio della vita questo nostro fratello - ha detto il parroco durante l’omelia -  lo facciamo con tanta difficoltà, i dubbi sono tanti di fronte alla morte, ma tutti siamo sicuri di una promessa: quest’uomo era figlio di Dio e da Gesù è stato salvato. 

Oggi qui riuniti, tutti insieme, chiediamo al Padre di spalancare le sue braccia perché Bruno, una volta perdonato, possa godere della vita di cui Dio è origine e che dà a tutti noi la vita eterna.

 Siamo sempre grandi agli occhi di Dio, anche quando siamo deboli, anche quando la nostra vita non procede secondo quello che ci piacerebbe. 

È Dio a giustificare le nostre mancanze di amore, è lui che risana ogni nostra ferita ed ogni nostro peccato ed è sempre lui ad aprirci alla pienezza della Vita”. 

Bruno, oggi in cielo, potrà così riabbracciare Bruna, con la quale ha condiviso una lunga vita matrimoniale, dando alla luce i figli Sandra e Romeo.


Un dolore senza fine 

Da oltre trent’anni Bruna soffriva di Parkinson e suo marito, che l’accudiva da moltissimi anni, aveva dichiarato subito agli inquirenti di averla uccisa per disperazione. L’obiettivo, però, era morire insieme ed oggi, a distanza di poco più di un mese, quel desiderio è stato esaudito. 

Bruno e Bruna potranno ritrovarsi in cielo e chissà se si riabbracceranno.
La loro è stata una storia di vera sofferenza, esasperazione e profondo dolore che ha colpito tutta la comunità campigiana.

La morte naturale di Bruno chiude, ovviamente, ogni risvolto processuale. 

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