DOPPIA OPERAZIONE

Lucca, ruba due paia di scarpe poi aggredisce gli agenti con calci e pugni. Fermate per furto anche due minorenni

Le due ragazze, 12 e 13 anni, erano in possesso di due grossi cacciaviti con i quali hanno tentato l'effrazione in un appartamento

Lucca, ruba due paia di scarpe poi aggredisce gli agenti con calci e pugni. Fermate per furto anche due minorenni
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Nel tardo pomeriggio di martedì 30 luglio 2024, il responsabile di un noto negozio di scarpe di San Concordio a Lucca ha richiesto l’intervento per il furto di due paia di scarpe da parte di un cittadino tunisino, già noto allo stesso titolare, in quanto in passato si era presumibilmente reso responsabile di altri furti.

L’autore del fatto, dopo aveva asportato due paia di scarpe danneggiando le placche antitaccheggio, è fuggito in sella ad una bici. Le immediate ricerche delle volanti della Questura di Lucca hanno consentito ai poliziotti di rintracciarlo nei pressi del sottopasso della stazione ferroviaria. Al momento del controllo, l’uomo ha aggredito gli operatori con pugni a calci costringendoli all’uso del Taser.

A seguito della perquisizione l’uomo è stato trovato in possesso delle due paia di scarpe, che sono state restituite al negozio. Pertanto è stato arrestato per furto aggravato e resistenza a pubblico ufficiale e messo a disposizione dell’autorità giudiziaria.

L'uomo è stato condannato a 4 mesi di reclusione, pena sospesa, ed a seguito del decreto di espulsione del Prefetto e all'ordine di accompagnamento del Questore, è stato accompagnato al CPR di Milano per la successiva espulsione dal territorio nazionale.

Fermate anche due minorenni

Nella tarda mattinata di martedì 30 luglio invece, le Volanti sono intervenute, a seguito della segnalazione di un residente, in via del Tiro a Segno a Lucca, dove hanno fermato due ragazzine di 12 e 13 anni, nomadi, provenienti da Roma, in possesso di due grossi cacciaviti.

Il sopralluogo effettuato all’interno del condominio ha evidenziato segni di forzatura su una porta, che però non sono riuscite ad aprire. Le ragazzine, che fanno sicuramente parte di un gruppo di trasfertisti, oltre ad essere state segnalate al Tribunale dei minori, sono state affidate ad una struttura di accoglienza.

Il loro modus operandi prevede l’individuazione delle abitazioni che presentano le minori difese passive, in quanto la loro azione si risolve in pochi minuti ed utilizzano strumenti banali, come cacciavite e frammenti di plastica rigida con cui riescono ad aprire le serrature più semplici. Per cui evitano le case dotate di allarme, di inferriate, di porte blindate (purchè con almeno una mandata di chiave).

I cacciaviti utilizzati dalle due minorenni
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