Nell'incidente morirono 3 persone

Lucca, 15 rinviati a giudizio per l'esplosione che nel 2022 distrusse una palazzina

L'inchiesta ipotizza i reati di triplice omicidio colposo, crollo, incendio, danneggiamento colposo e lesioni

Lucca, 15 rinviati a giudizio per l'esplosione che nel 2022 distrusse una palazzina
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Sono 15 le persone che il sostituto procuratore Antonio Mariotti – titolare dell’inchiesta – ha lasciato nel registro degli indagati, restringendo notevolmente il campo delle responsabilità per la drammatica esplosione che il 27 ottobre 2022 causò la distruzione di un intero edificio composto da due appartamenti a Torre, frazione lucchese, causando la morte di 3 persone.

Nei guai tecnici e responsabili

Nelle prime fasi dell’inchiesta le persone indagate erano infatti 42:  i reati ipotizzati a vario titolo sono triplice omicidio colposo, crollo, incendio, danneggiamento colposo e lesioni. Le persone che dovranno presentarsi al giudice per le udienze preliminari, chiamato a pronunciarsi sulle richieste di rinvio a giudizio del pm Mariotti, sono tecnici e responsabili dell’azienda che negli anni Novanta eseguì i lavori di realizzazione della rete del gas in quella zona; i responsabili della società di distribuzione del gas che nell’ottobre 2022 – pochi giorni prima della tragedia – fece eseguire i lavori di un nuovo allaccio, e infine i responsabili della ditta a cui l'intervento era stato appaltato.

In 27 verso la richiesta d'archiviazione

Per le altre 27 persone inizialmente indagate arriverà invece la richiesta di archiviazione. A perdere la vita in quella tragedia furono Luca Franceschi, 69 anni, e la compagna Lyudmyla Perets di 44 anni. Di quella famiglia si salvò la figlia della donna, all’epoca minorenne, che si trovava a scuola al momento dell’esplosione. La terza vittima – che viveva nell’appartamento attiguo - fu invece la giovane Debora Pierini, 26 anni.

Il bimbo della madre morta ora ha due anni

Una vicenda davvero toccante la sua: trasferita all’ospedale Cisanello di Pisa in gravi condizioni, fu fatta partorire d’urgenza mettendo alla luce il piccolo Dante. Dopo due settimane di agonia la giovane mamma perse la vita in ospedale, a causa delle ustioni riportate nell’esplosione. Il bimbo adesso ha quasi 2 anni ed è cresciuto dal padre Davide Giracello, che il giorno della tragedia si salvò perché si trovava al lavoro.

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