Lorenzo Orsetti ucciso dagli jihadisti in Siria: aveva scritto una lettera
Non aveva rimpianti Lorenzo Orsetti, il 33enne fiorentino ucciso dagli jihadisti in Siria. Lo avrebbe messo nero su bianco lui stesso in una lettera lasciata a un amico e che i maggiori quotidiani italiani oggi riportano.
Lorenzo Orsetti aveva scritto una lettera
Aveva 33 anni e in passato era stato un cuoco e sommelier Lorenzo Orsetti, l'italiano ucciso ieri dagli jihadisti in Siria. Come si apprende anche dalla Nazione di oggi era chiamato "Orso" dagli amici.
Un uomo che dalla vita chiedeva qualcosa di più, che non voleva rimanere inerte a guardare dalla finestra cosa accadeva nel mondo, ma voleva partecipare, e lottare per ciò che riteneva più giusto.
Ed è un po' questo che ha scritto in una lettera che viene riportata oggi dai maggiori quotidiani nazionali, uscita ieri sera e affidata ai social prima di tutto.
"Non ho rimpianti, sono morto facendo quello che ritenevo più giusto", ha scritto.
Ma chi era Lorenzo Orsetti? Nato e cresciuto nel quartiere di Rifredi a Firenze, aveva frequentato il liceo linguistico Pascoli di Firenze e fin da giovane aveva lavorato nel campo della ristorazione, prima come cameriere, poi cuoco, un corso da sommelier.
Ma anche un pensiero fisso che lo guidava: l'idea di un mondo più giusto, di lottare per i più deboli.
Fare qualcosa insomma. E quel qualcosa per lui è stato arruolarsi e diventare un "foreign fighter" andando a combattere per la causa curda dove, ieri, ha visto finire la sua giovane vita. Ma senza rimpianti, con la sicurezza di chi lotta per qualcosa in cui crede fermamente, come lui stesso ha lasciato detto e scritto nella memoria che rimarrà per sempre.
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