Livorno, turista disabile di 30 anni violentata per strada in pieno centro
L'uomo, il quale avrebbe sfruttato anche il deficit cognitivo della donna per violentarla, è stato identificato e accusato di stupro aggravato
Lo stupro sarebbe avvenuto in via Grande a Livorno, nel cuore della città, attorno alla due di notte fra giovedì 24 e venerdì 25 agosto. L'uomo è stato accusato di aver violentato la giovane donna costringendola ad un rapporto sessuale per strada.
I due, stando a quanto ricostruito da Il Tirreno, si sarebbero incontrati per caso la sera stessa per la prima volta, nei pressi della stazione di Livorno Centrale. Dopo aver passato un paio d'ore assieme, l'uomo, un trentatreenne di origine marocchine, avrebbe convinto la donna, una turista disabile italiana di 30 anni, a seguirlo in fondo a via Grande.
Lui, ufficialmente senza fissa dimora ma che in passato ha abitato tra Livorno, Pisa e Firenze, la avrebbe a quel punto costretta ad un rapporto sessuale in mezzo alla strada in quel momento deserta.
Nonostante lo choc e la pesante violenza ricevuta, sarebbe stata la stessa ragazza a chiamare le forze dell'ordine. Ad intervenire anche l'ambulanza della Svs che ha trasportato la donna al pronto soccorso per gli accertamenti del caso dove è stato poi raggiunta dai familiari con cui era in vacanza in città.
Nel frattempo i Carabinieri giunti sul posto hanno prontamente rintracciato e condotto in questura il sospettato, il quale proprio secondo l'arma, si sarebbe approfittato delle condizioni di deficit cognitivo della donna per i suoi orribili scopi.
Il reato ipotizzato è quello di violenza sessuale aggravata ma nei confronti dell'uomo non c'è fin qui alcun provvedimento restrittivo e resta dunque a piede libero. Con la strada in quel momento priva di testimoni, un grosso aiuto potrebbe arrivare dalle telecamere private o pubbliche, sulle cui registrazioni ci saranno presto controlli.