Lettera aperta del Questore di Firenze: "Se la polizia si toglie il casco"
Lettera aperta del questore di Firenze Filippo Santarelli, in risposta a quella inviata al suo indirizzo dal titolo "Se la polizia si toglie il casco".
Lettera aperta del Questore di Firenze
Illustrissimi,
ho appreso della vostra lettera aperta, indirizzata al sottoscritto e contemporaneamente anche agli organi di stampa, relativa a video che riprendono un preciso momento della manifestazione “no vax” di sabato 24 luglio che si è tenuta in Piazza Signoria nella città di Firenze, come in altre città italiane.
L’ipotesi paventata, che rileva interpretazioni arbitrarie relative all’esercizio di funzioni pubbliche da parte dei poliziotti, è stata immediatamente smentita perché ha generato una strumentalizzazione mediatica del “gesto” per fini che definirei estranei a quelli istituzionali.
Nell’evidenziare che gli operatori di polizia sono tra i soggetti più a rischio contagio e, proprio per questo vaccinati da lungo periodo, il motivo del “gesto” degli agenti è stato meramente tecnico, neutro, disciplinato e legato al fatto che in quel momento, dopo essere stati movimentati da un punto ad un altro della via, gli agenti hanno assunto la posizione di attesa, per la quale non è stata rilevata la necessità di indossare la protezione individuale del casco in un momento in cui non si registravano situazioni di pericolo per l’ordine pubblico.
Spiace piuttosto dover intervenire per chiarire un’erronea interpretazione di un gesto tecnico che rientra nell’ordinario svolgimento dell’attività di polizia.
In tale contesto si ritiene piuttosto di evidenziare l’equilibrio e l’impegno che vengono profusi quotidianamente da tutte le Forze di Polizia nel garantire lo svolgimento, in sicurezza, delle manifestazioni in questo delicato frangente storico.
Sperando di aver chiarito eventuali dubbi e restando come sempre a Vostra disposizione,
IL QUESTORE
FILIPPO SANTARELLI