Ladri senza scrupoli nei cimiteri, rubati lumini e fiori

E' successo qualche settimana fa a San Casciano. E non è la prima volta.

Ladri senza scrupoli nei cimiteri, rubati lumini e fiori
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Lumini che spariscono e con loro anche i vasi di fiori. Non è la prima volta che succede. Qualcuno li definisce ladri senza Dio o, per meglio dire, senza anima. Un furto che colpisce dritto al cuore chi lo subisce. Tante le segnalazioni soprattutto dal camposanto del capoluogo. Ma già in passato ce ne eravamo occupati. Una brutta e amara sorpresa per i parenti che vanno al cimitero per trovare i propri cari, ma non vi trovano più i fiori e neanche i lumini. Così la rabbia si mischia al dispiacere e al dolore. È stato così anche per Tania che al proprio babbo aveva portato delle margherite il giorno del suo compleanno. Il giorno dopo non c’erano più.

«Era il suo compleanno - ha raccontato Tania - Non riesco ancora a capacitarmi di un gesto tanto squallido. Non ho avuto nemmeno la forza di andare a controllare se erano da altre parti. Credo che chi fa un gesto del genere sia senza cuore perché chi le compra, costose o meno che siano, lo fa con l’anima. Non è la prima volta che mi succede. E succede sempre con i fiori veri e non con quelli finti». Come Tania tanti altri. Dovrebbe essere il luogo dell'eterno riposo, ma a quanto pare per l'inciviltà di alcuni non è propriamente così. Ma c’è anche chi cerca di minimizzare e dare la colpa al maltempo. Succede spesso, infatti, che per via del vento e del maltempo gli oggetti sulle tombe volino via. Ma al di là dei casi fortuiti, come può essere il meteo, rimane il gesto deplorevole. I fiori, infatti, sembrano essere al primo posto dei gusti dei ladruncoli. I vasi il più delle volte rimangono dove sono, anche se molte volte sono esteticamente belli.
«Un annetto fa comprai un vaso molto bello per mia figlia. Il giorno dopo già non c’era più. Spero di non vedere mai chi fa un gesto simile che è indefinibile», ha raccontato un abituale frequentatore del camposanto.

Al secondo posto c'è il rame che viene rubato dai professionisti del mestiere per poi essere rivenduto. C’è anche chi ipotizza che i ladri possano essere degli anziani in difficoltà che, non potendosi permettere dei fiori, prendono quelli delle altre tombe. Tra quelli preferiti rimangono le rose.

«Non c’è più rispetto nemmeno per i morti – ha commentato qualcuno – Spero di non trovarlo mai con le mani in pasta. Non è la prima volta che succede e non si riesce mai a capire chi sia». Nessuno sembra aver visto nulla. E come dare torto a chi, custode del camposanto, fa notare che «come si fa a sapere se quella persona che sta portando via il vaso sia un parente o no?».

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