La statua di Roberto Benigni a Castiglion Fiorentino imbrattata con una croce celtica: "Assolutamente deplorevole"
"Atti vandalici, politicamente definiti e che fanno perno su di un clima politico generale di rivalsa", afferma Rinascimento Castiglionese
Una croce celtica è stata disegnata con una bomboletta spray sulla statua di Roberto Benigni situata a Manciano, frazione di Castiglion Fiorentino - provincia di Arezzo - dove l'attore è nato il 27 ottobre 1952. Alla base di questo gesto vandalico potrebbe esservi un risentimento di alcuni cittadini nei confronti del premio oscar 1999, in quanto stando ad alcuni avrebbe rinnegato le proprie origini non essendo mai presente in città.
Benigni fu assente anche quando 21 anni fa la statua venne inaugurata. Si tratta del secondo atto vandalico che subisce, la prima volta fu imbrattata di rosso. Stavolta però il segno è inequivocabile e per chi è stato protagonista di un film contro l'Olocausto, tutto ciò assume un significato ancora maggiore. A denunciare l'accaduto è stato il gruppo di minoranza Rinascimento Castiglionese in un comunicato pubblicato su Facebook nella giornata di lunedì 11 novembre 2024.
"Una mano ignota e vile ha imbrattato con una croce celtica il monumento dedicato a Roberto Benigni nella frazione di Manciano. In momenti come questo, in cui i nostalgici del nazismo e del fascismo, rialzano la testa in Italia e in Europa, tali gesti non vanno sottovalutati. Quel monumento era già stato preso di mira in passato. Evidentemente la figura di Benigni e le sue opere, in particolare la “Vita è bella” dove si descrive la tragedia dell’olocausto, stanno sullo stomaco a qualcuno. E non hanno contribuito a creare un clima positivo nei confronti del grande artista le polemiche accese sulla sua presunta lontananza da Castiglion Fiorentino. In passato azioni simili sono state derubricate a ragazzate o meglio “goliardate”. Un modo come un altro per giustificarle. Un giustificazionismo così convinto da portare un assessore comunale all’inaugurazione della sede di un movimento di estrema destra. Invece da giustificare non c’è un bel niente. Questi sono atti vandalici, politicamente definiti e che fanno perno su di un clima politico generale di rivalsa e di riscrittura della storia italiana".
Questa mattina - martedì 12 novembre - anche il sindaco Mario Agnelli ha commentato la vicenda sul proprio profilo Facebook,
"Tra l'indifferenza generale ho appreso che da alcune settimane a questa parte il monumento dedicato a Roberto Benigni nel Parco della Creatività di Manciano è stato nuovamente imbrattato. Già di per sé imbrattare beni immobili è un reato perseguibile con la reclusione fino a due anni o con una multa fino a diecimila euro se recidivi, farlo ispirandosi ad ogni tipo di estremismo politico è assolutamente deplorevole. Agli uomini dell'Ufficio Tecnico il compito di ripulire il monumento con conseguente costo per la comunità, per quanto mi riguarda ho invece presentato una denuncia contro ignoti alla Procura della Repubblica".