PROTESTA IN SPIAGGIA

"La Presa della Battigia", a Tirrenia il flash mob per chiedere più spiagge libere

La rivoluzione è passata per Tirrenia dove un gruppo di manifestanti ha protestato anche sul tratto di arenile interessato da alcuni lavori

"La Presa della Battigia", a Tirrenia il flash mob per chiedere più spiagge libere
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"Il mare è un bene comune e non può avere privilegiati né padroni". È questo il messaggio cardine della cosiddetta "Presa della Battigia". Una manifestazione di protesta organizzata quest'anno per la terza edizione.  Il giorno scelto è il 14 luglio, da cui deriva anche il nome dell'evento, il quale ricalca "La Presa della Bastiglia" del 14 luglio 1789, il momento culminante della Rivoluzione francese.

La rivoluzione cercata con l'iniziativa organizzata da "Una città in comune" e "Mare Libero" riguarda la regolarizzazione delle concessioni balneari e la richiesta di più spiagge libere. Domenica 14 luglio 2024 sono stati organizzati flash mob in tutta Italia: la tappa toscana è stata quella di Tirrenia, frazione del comune di Pisa.

Mare Libero

Il flash mob

I manifestanti si sono ritrovati alle ore 16 all'ingresso dell'Oasi Wwf di Tirrenia, che si trova accanto al bagno Cosmopolitan. Da lì è partita una passeggiata sulla spiaggia, durante la quale sono stati distribuiti volantini e offerte informazioni. Il gruppo è arrivato poi fino fino al bagno Uisp, concludendo il percorso nel tratto di arenile interessato da recenti interventi anti erosione.

Un luogo scelto appositamente per protestare contro lavori "che hanno alti costi economici per la collettività, ma non sono risolutivi, perché è necessario impostare una progettazione a lungo termine - hanno affermato i manifestanti -. Crediamo infatti che la lotta all'erosione costiera debba essere condotta attraverso azioni più efficaci, dicendo "no" ad esempio al progetto della Darsena Europa, che già sappiamo che aggraverà i delicati equilibri costieri".

"Noi siamo per un mare senza muri e cancelli, per un Piano degli arenili che preveda almeno il 50 per cento di spiagge libere (e libere attrezzate) e per una regolamentazione delle concessioni balneari e dei lavoratori della spiaggia e per la tutela dell'ambiente e degli ecosistemi naturali".

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