La Neri Industria Alimentare tutela la sua reputazione
Delle illazioni infondate posso nuocere a un'immagine seria e rispettabile
Hanno fatto scalpore le notizie di un sequestro di oltre 140 tonnellate di prodotti alimentari in provincia di Pistoia da parte della Guardia di Finanza in una operazione partita da Torino.
Tutti prodotti riportanti segni e simboli tipici del “made in Italy” ma in realtà prodotti in altri paesi sia dell’Unione Europea che extraUE.
La merce sequestrata – secondo calcoli diffusi dalla Guardia di Finanza, se immessa in commercio, avrebbe fruttato un illecito guadagno di circa 4 milioni di euro.
Chiaramente, la notizia ha scatenato un piccolo putiferio tra le numerose aziende del vero made in italy e oggi arriva la presa di posizione della Neri Industria Alimentare S.p.A. di Lamporecchio, che intende affermare la propria estraneità alle vicende diffuse dai media negli scorsi giorni a proposito dell’ingente sequestro sopraricordato.
La Neri Industria Alimentare S.p.A. a tutela della propria reputazione e per rispondere ai numerosi giornalisti, fornitori, clienti e non da ultimo consumatori che l’hanno contattata, ritiene doveroso affermare di non essere ad alcun titolo coinvolta nell’operazione svolta dalla Guardia di Finanza.
E già l’uscita pubblica di questa notissima azienda sta facendo il giro non solo del web ma anche di tutte le redazioni.
Anche perché in effetti, in qualche caso, il venticello delle illazioni infondate sta rischiando di fare gravi danni alle imprese serie.
Insomma l'azienda, per zittire le malelingue, ha ribadito la sua serietà, per noi mai in discussione visto che questa eccellenza è da sempre una vera bandiera del made in italy.