La Fiorentina: "Non inizino i lavori al Franchi". Il Comune: "Troppo tardi"
Botta e riposta tra il club viola e Palazzo Vecchio sul restyling dell'impianto di Campo di Marte
In una conferenza stampa che la Fiorentina aveva convocato per fare il punto dopo l'ultima stagione sportiva e presentare il nuovo tecnico (Raffaele Palladino), la bomba l'ha sganciata il direttore generale Alessandro Ferrari.
"Domani, 5 giugno 2024 invieremo al Comune di Firenze una comunicazione ufficiale per chiedere di non iniziare i lavori di restyling allo stadio Franchi. Pensiamo che sia veramente una cosa troppo complessa partire senza avere la necessario copertura finanziaria, oltretutto senza sapere quando finiranno".
Una scelta non politica
Per il sucessore di Joe Barone il tema comunque non è politico al di là delle elezioni amministrative che si avvicinano e del fatto che da diverse parti si cerchi di tirare per la giacca il presidente Rocco Commisso, sono comunque parole forti.
"Il discorso - aggiunge Ferrari - non è politico, per noi si tratta di una cosa strutturale, ci fosse un altro sindaco con un'altra giunta con una soluzione come quella per il Franchi che ci è stata presentata, faremmo la stessa identica cosa. E' diventata una questione politica solo perché il Franchi è diventato un monumento con i sussidi del governo. Nel 2026 festeggeremo il centenario e non voglio certo farlo con le gru: è un pensiero da scacciare subito."
La risposta di Palazzo Vecchio
"In merito alle notizie emerse dalla conferenza stampa di oggi di Acf Fiorentina, dal Comune fanno sapere che - se riceveranno questa nuova lettera - la leggeranno con calma e attenzione, tenuto conto che il Comune è in amministrazione ordinaria in quanto ci sono le elezioni".
"Si ricorda però che a fine aprile è stata firmata dalla Fiorentina una convenzione che prevede l'avvio dei lavori e la cantierizzazione", si conclude la nota di Palazzo Vecchio.