un corteo colorato

La carica dei mille a Seano per dire "no allo sfruttamento"

La manifestazione si è snodata tra le vie della zona industriale della cittadina pratese. Nei giorni prima gli operai del picchetto erano stati aggrediti con spranghe

La carica dei mille a Seano per dire "no allo sfruttamento"
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"L'impossibile si è fatto possibile" dicono gli organizzatori della manifestazione andata in scena ieri, domenica 13 ottobre 2024,  a Seano, nel comune di Carmignano contro lo sfruttamento dei lavoratori. E alla fine c'erano tutti davanti a quella fabbrica dove la notte tra l'8 e il 9 ottobre quattro operai del picchetto sono stati picchiati con spranghe di ferro e minacciati di morte.

La protesta tra le aziende

Un migliaio le persone che hanno sfilato in corteo "per il diritto di sciopero" e "contro lo sfruttamento" in via Galilei a Seano, nel comune di Carmignano (Prato), teatro - come detto -  di un assalto notturno ad un picchetto di lavoratori e sindacalisti che stavano scioperando davanti a una ditta.

Ad aprire il corteo un grande striscione, sorretto dagli operai pakistani impiegati nelle ditte della zona, con la scritta "Giù le mani da chi sciopera" e "stop mafie e sfruttamento", per rivendicando il diritto a lavorare otto ore al giorno per cinque giorni alla settimana, invece di turni quotidiani da 12 ore senza ferie e malattia.

"Otto ore, cinque giorni", una promessa urlata in faccia alle tante fabbriche e fabbrichette che anche oggi erano aperte - fanno sapere da Sudd Cobas - Al passaggio del corteo su via Copernico parte lo sciopero alla Stireria WI ed anche qui si montano i gazebo e le tende. Ora i presidi sono due. Lo Strike Day vince. Lo Strike Day continua e si allarga".

Una vittoria per il sindacato libero

"Negli ultimi sei anni le hanno provato tutte. Fogli di via, manganellate, sgomberi, valanghe di denunce e processi penali, assalti squadristi ai picchetti ed agguati mafiosi sotto le nostre case. Le calunnie, la criminalizzazione, le menzogne alternate all'invisibilizzazione. Voi non avete fermato il vento, gli avete fatto solo perdere un sacco di tempo", dichiarano.

La manifestazione si è snodata tra le vie della zona industriale di Seano, dove lavorano, anche la domenica, molte aziende del più grande distretto del fast fashion pratese, il più grande d'Europa nel settore dell'abbigliamento.

A sfilare tanti lavoratori, molti quelli stranieri, ma anche semplici cittadini. Al corteo ha partecipato inoltre la Cgil della Toscana, nonostante qualche tensione con l'organizzazione territoriale pratese riguardo all'adesione.

Tra i presenti anche la Regione Toscana con il presidente Eugenio Giani e l'assessore all'ambiente Monia Monni, l'Amministrazione comunale di Prato con l'assessora alla contemporaneità Maria Logli, oltre al Pd e ad una nutrita delegazione del Movimento cinque stelle pratese. Con loro anche gli operai dell'ex stabilimento Gkn di Campi Bisenzio.

Proseguono le indagini sull'aggressione

Sarebbe stato l'imprenditore cinese, secondo gli inquirenti, ad aver aggredito i quattro operai operai che protestavano davanti alla pelletteria Confezione Lin Weidong a Seano, frazione di Carmignano. La notte dell’8 e 9 ottobre sono stati assaliti con spranghe di ferro. La loro colpa quella di chiedere migliori paghe e più diritti.

Adesso in quella confezione a Seano, in provincia di Prato, nella giornata di sabato, 12 ottobre 2024k, c’è stato un blitz della Guardia di finanza, Asl e dei vigili del fuoco.

Il procedimento, si legge nella nota firmata dal procuratore di Prato, Luca Tescaroli, è aperto per i reati di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, di lesioni aggravate e di minaccia grave. 

All'arrivo di militari, vigili e personale dell'Asl la ditta era chiusa.  Le forze dell’ordine sono entrate, quando dopo circa un'ora, è arrivato il titolare dell'azienda, un giovane cinese.  E' quest'ultimo secondo la Procura il mandante dell'aggressione. Insieme a lui ci sarebbero altre persone, al momento ignote.

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