Il discorso di Conte

Italia blindata: chiusi negozi, bar e uffici

Italia blindata: chiusi negozi, bar e uffici
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«Nelle scelte prese fino a oggi abbiamo tenuto conto di tutti gli interessi, sanitari ed economici. Al primo posto però ci sarà sempre la salute degli italiani. E’ chiaro che in un Paese grande e complesso si debba procedere gradualmente, ma ora dobbiamo fare un passo in più. L’Italia rimarrà sempre un’unica zona protetta, ma disponiamo la chiusura di tutte le attività commerciali e dei negozi, bar, pub, mense e ristoranti, lasciando la disponibilità di fare consegne a domicilio».

Il Presidente del Consiglio aveva annunciato importanti aggiornamenti e così è stato: è di poco fa l’ufficialità della notizia che su tutto il territorio nazionale sarà messo in atto un lockdown totale.

Dichiarazione del Presidente Conte
«Restano garantiti i servizi pubblici essenziali tra cui i trasporti e i servizi di pubblica utilità – ha sottolineato il premier Conte -. Non sono necessarie corse all’accaparramento di generi alimentari, che saranno garantiti. L’effetto di questo grande sforzo lo vedremo solo tra un paio di settimane. Se i numeri del contagio dovessero continuare a crescere non significa che dovremo affrettarci a varare nuove misure ancor più restrittive. A breve nominerò anche un commissario che avrà ampi poteri di deroga e lavorerà per rafforzare la produzione di materiali a disposizione delle terapie intensive e sub-intensive. Avrà anche il potere di creare nuovi reparti in nuove strutture».
Il nome selezionato dall’Esecutivo è quello di Domenico Arcuri, amministratore delegato di Invitalia, agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa, che lavorerà coordinandosi con la Protezione civile.

Il Governo ha quindi accolto le richieste inviate da Regione Lombardia nella mattinata di mercoledì 11 marzo, pattuite anche con i sindaci dei dodici capoluoghi lombardi, per l’applicazione di misure ancora più restrittive per il contenimento dei contagi di Coronavirus. Le istanze vanno ad integrare il Dpcm firmato dal premier Giuseppe Conte domenica 8 marzo.

Nelle prossime ore dovrebbero essere esplicitati i contenuti del provvedimento. Stando a quanto riferito dall’Ansa ciò comporterebbe, tra l’altro, il blocco degli spostamenti all’interno di ogni comune. Si potrà uscire di casa per acquistare generi alimentari o di prima necessità o in caso di emergenza sanitaria. Il provvedimento inoltre stabilisce la chiusura di tutte le attività commerciali e imprenditoriali, ad esclusione delle sole farmacie e negozi alimentari. Rimarranno invece operativi i servizi erogati dalle forze dell’ordine, dai vigili del fuoco e ovviamente dai medici e dagli ospedali.

Il capo della Protezione civile Angelo Borrelli, nel corso della consueta conferenza stampa serale, ha inoltre annunciato che anche le persone che escono di casa a piedi devono portare con sé l’autocertificazione necessaria a giustificare i propri spostamenti (scaricabile dal sito internet del Ministero dell’interno).

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