Invitava bambine a casa pagandole per "giochi": resta in carcere l'insegnante accusato di pedofilia
Smalto sulle unghie, fotografie anche in intimo e altri "giochi" con risvolti persino peggiori. L'uomo avrebbe persino stilato un tariffario
Resta in carcere l’insegnante di scuola primaria del territorio di Massa Carrara arrestato con l'accusa di pedofilia. Il giovane protagonista dell'agghiacciante vicenda era stato incarcerato circa una settimana fa, dopo la chiusura del cerchio delle indagini dei carabinieri. Successivamente era stato sottoposto all'interrogatorio di garanzia, sul quale al momento vi è la massima riservatezza.
L'agghiacciante vicenda
La difesa del docente si sta preparando alla luce delle pesanti accuse di abuso sessuale nei confronti di minori e di detenzione di materiale pedopornografico. Accuse arrivate dopo lunghe indagini, nate dalla denuncia dei genitori, a loro volta preoccupati dopo il racconto di una bambina su "strani incontri" accaduti in casa del docente.
Il videoservizio di Italia7, televisione del nostro gruppo editoriale Netweek:
Smalto sulle unghie, fotografie anche in intimo e altri "giochi" con risvolti persino peggiori. L'insegnante avrebbe invitato a casa sue bambine di scuola media - e forse anche più piccole - per farle fare "giochi" particolari in cambio di divertimento e soldi. Stando a quanto raccolto dagli investigatori, l'uomo avrebbe persino stilato un tariffario. Le indagini avrebbero trovato conferma sia nell'abitazione del docente sia nei cellulari delle bambine, dove le forze dell'ordine avrebbero rinvenuto foto e video in cui sarebbero apparsi anche oggetti erotici. Dalle stesse bimbe sarebbero usciti ulteriori inquietanti racconti.
Elementi sufficienti per far scattare la misura di custodia cautelare nei confronti del giovane docente, il quale insegnava in diverse scuole del territorio. Sgomento da parte dei genitori che allarmati dai racconti hanno denunciato alle forze dell'ordine quanto sentito dagli studenti. Le indagini hanno così preso il via, prima sospendendo l'insegnante, poi con l'arresto disposto dalla Procura.