Violenza

Intrappolata nell'auto con il violentatore, un passante chiama la polizia e lo fa arrestare

Sentiva le urla e le richieste di aiuto da un parcheggio, ha deciso di non voltarsi dall'altra parte e ha subito allertato le forze dell'ordine

Intrappolata nell'auto con il violentatore, un passante chiama la polizia e lo fa arrestare
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Si lamentava, urlava con tutta la voce possibile, chiedeva aiuto, nella speranza che qualcosa si accorgesse di lei, mentre era nelle mani di un uomo che voleva abusare di lei sessualmente. La donna si trovava in un parcheggio a Pisa, in piena notte, intrappolata in un’auto che era diventata un inferno. 

Per fortuna, ancora oggi, in una società sempre più individualista, capita che nei paraggi possa transitare una persona diversa, che non guarda oltre, non aumenta la camminata per allontanarsi prima possibile ed evitare i problemi. Per fortuna, le urla di quella ragazza, hanno risuonato nelle orecchie giuste, quelle di un uomo che con il suo gesto ha deciso di incidere nelle vite degli altri, di cambiare l’esito di una storia che poteva essere orribile. Sì, un uomo, sembra quasi strano scriverlo in un articolo di giornale in queste settimane in cui ancora si piange un’anima bella, quella di Giulia, portata via dalla violenza inaudita del suo fidanzato. 

Stavolta la storia ha preso un’altra piega. Infatti il passante non ha esitato ad allertare i soccorsi e le forze dell’ordine, così grazie alla sua segnalazione gli agenti di polizia, arrivati con le volanti sul posto, sono riusciti a interrompere l’abuso sessuale. Erano le 3.30 della notte tra sabato 25 novembre e domenica 26 in via Roma nei pressi dell’Orto Botanico. 

La ragazza pisana, 30 anni, era in stato di shock e con le lacrime agli occhi. Subito soccorsa è stata trasportata in pronto soccorso per le cure e gli accertamenti del caso. Le sono stati diagnosticati 10 giorni di prognosi. L’uomo, 40enne italiano proveniente dalla Versilia, è stato arrestato in flagranza per il reato di violenza sessuale e posto, su disposizione della locale autorità giudiziaria, agli arresti domiciliari in attesa delle ulteriori determinazioni giudiziarie e per garantire all’indagato di potersi difendere e fornire la propria versione dei fatti.

La ragazza nei prossimi giorni presenterà formale denuncia per l’accaduto. Nel frattempo gli investigatori della Squadra Mobile stanno effettuando attività d’indagine per la ricostruzione precisa dell'episodio e dei fatti antecedenti all'aggressione.

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