TRAGEDIA A PRATO

Incendio mortale al poligono di Galceti, lutto cittadino a Prato: inchiesta per omicidio colposo

Ancora sotto shock la città di Prato dopo il drammatico incendio, del quale ancora non si conoscono con certezza le cause

Incendio mortale al poligono di Galceti, lutto cittadino a Prato: inchiesta per omicidio colposo
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Una delle vittime non era socio

Alessio Lascialfari, 65 anni, non sarebbe stato un socio del poligono di tiro e, di conseguenza, non sarebbe stato abilitato per fare ingresso all'interno della struttura. Nonostante conoscesse molto bene l'ambiente in quanto assiduo frequentatore, Lascialfari non avrebbe potuto avere accesso.

Per giovedì 1 agosto intanto è stata fissata l'autopsia sui corpi delle vittime - l'altra è il direttore di tiro Gabriele Paoli, 67 anni - mentre resta in condizioni critiche l'istruttore di tiro ferito e ustionato.

Lutto cittadino a Prato

A Prato è stato proclamato il lutto cittadino per il tragico incendio scoppiato al Tiro a segno nazionale di Galceti, che ha causato la morte di Alessio Lascialfari e Gabriele Paoli. Lunedì 29 luglio, la bandiera del Comune di Prato sarà esposta a mezz'asta dal Palazzo comunale e il Gonfalone sarà listato a lutto. Alle 16.30 la cittadinanza è invitata ad osservare un minuto di silenzio in ricordo delle due vittime e come segno di vicinanza alle loro famiglie. Le campane di Palazzo Pretorio suoneranno a lutto.

Anche domenica 28 luglio l'elicottero dell’antincendi boschivi della Toscana si è alzato in volo sopra l'area di otto ettari del parco bruciata dal fuoco. Il luogo è ancora chiuso, dopo l'ordinanza della sindaca Bugetti, la quale resta attiva fino a revoca. Il massiccio lavoro dei Vigili del Fuoco e dei volontari dell’anticendio prosegue per mettere in sicurezza l’area del Monteferrato e intervenire laddove si dovessero riaccendere i focolai.

La Procura nel frattempo ha aperto un'inchiesta per omicidio colposo plurimo e incendio. Ancora da chiarire le cause dell'innesco del rogo, con le ipotesi della presenza di polvere da sparo o di un ritorno di fiamma di una pistola come quelle al momento principali. Sono stati nominati due consulenti, un tecnico per l'incendio e un medico legale per accertare le cause della morte dei due uomini. Le indagini sono solo alla loro fase preliminare.

Il tragico incendio

Tragedia al Tiro a Segno Nazionale di Galceti a Prato. Un incendio, scoppiato nel pomeriggio di venerdì 26 luglio attorno alle ore 16, è costato la vita a due uomini, morti carbonizzati, e ha gravemente ferito un istruttore di tiro, Leandro De Simone, 46 anni, ricoverato in condizioni critiche - ustioni sul 35% del corpo - al centro grandi ustioni di Pisa.

Le vittime sono il direttore di tiro Gabriele Paoli, 67 anni, e Alessio Lascialfari, un frequentatore del poligono di 65 anni. I tre uomini erano le uniche persone presenti all'interno della struttura al momento del rogo.

L'operazione di soccorso

Ancora sotto shock la città di Prato dopo il drammatico incendio, del quale ancora non si conoscono con certezza le cause. Le fiamme sono scoppiate all'interno del poligono - il quale ha una parte anche all'aperto - e si è rapidamente esteso alla vicina pineta del parco di Galceti, "aiutato" dalle alte temperature e dal vento.

L'area verde è stata divorata dal fuoco. Sul posto sono arrivati due elicotteri del sistema regionale antincendi boschivi e una decina di persone del volontariato antincendi boschivi. Oltre a loro sul posto anche carabinieri, polizia e numerosi soccorritori del 118.

Purtroppo il personale sanitario nulla ha potuto per i due uomini, i cui cadaveri sono stati rinvenuti attorno alle 18 già carbonizzati. La speranza che fossero scappati e messi in salvo è durata circa un paio d'ore. È stato invece trovato dopo poco l'istruttore con ustioni molto gravi sul corpo.

Il poligono di tiro di Galceti

Cosa è successo

Spento l'incendio - prima che giungesse alle abitazioni circostanti - e bonificata la zona, i vigili del fuoco di Prato e Pistoia stanno indagando per capire le origini del rogo. Come detto, esso sarebbe partito dall'interno della struttura e poi si sarebbe propagato all'esterno.

Un possibile innesco potrebbe essere quello di un residuo di polvere da sparo, altamente infiammabile. Così era scoppiato l'incendio del 2006 al poligono di Galceti. Non si possono comunque escludere altre opzioni al momento, con le indagini ancora alle fasi preliminari. Presente sul posto anche la sindaca Ilaria Bugetti. Il Comune chiuderà il parco con una ordinanza.

"Una tragedia che mi colpisce nel profondo - ha ammesso -. Sono vicina alle famiglie delle vittime e mi stringo a loro insieme a tutta la città. Ci sarà tempo per capire cosa sia successo - compito che spetta solo alla magistratura - ora è il momento del silenzio e del dolore. Ringrazio i Vigili del Fuoco, le forze dell’ordine e i volontari per il grande lavoro che hanno fatto dal primo momento e che continueranno a fare fino a che la zona non sarà completamente in sicurezza. Abbiamo disposto con un’ordinanza urgente la chiusura del parco di Galceti fino a revoca".
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