Il Primo Maggio davanti al cantiere in via Mariti a Firenze: "Fermiamo la strage"
In mille persone hanno sfilato per le vie del capoluogo toscano ricordando i nomi delle tante vittime
Non è solo una festa quella del Primo Maggio. E’ un giorno di riflessione, di confronto e, perché no, anche di protesta. Siamo a Firenze, in piazza, nelle strade intorno a via Mariti, dove lo scorso 16 febbraio il cantiere di lavoro, era diventato una trappola di morte e dolore. Difficile dimenticare. Perché, oltre alle vite perse dei cinque operai, è inaccettabile che il lavoro, punto fermo della nostra Costituzione e strumento imprescindibile di dignità e crescita sociale, si trasformi in morte.
E’ appunto di questo che si parla nella piazza del Primo Maggio nel capoluogo toscano. E allo slogan di “Fermiamo la strage” si sono riunite um migliaio di persone, lavoratori di ogni tipo, che si sono incolonnate in corteo con partenza proprio da via Mariti, dal cantiere Esselunga.
Manifestazione 1 maggio Firenze
Il corteo a Firenze
1 maggio in via Mariti
Il corteo è stato Il corteo è indetto dal coordinamento Ogni giorno il Primo maggio. Nel corso della manifestazione si sono ricordati i nomi delle vittime sul lavoro: gli operai di via Mariti, Luana D’Orazio e i morti nell’esplosione di Suviana. Si chiedono “giustizia” e “sicurezza”.
Il corteo ha gira intorno al quartiere del cantiere per poi raggiungere piazza Dalmazia dove si è tenuta un'assemblea pubblica. Tante le bandiere dei sindacati presenti, delle sigle degli studenti, oltre a bandiere della Palestina.