I dati

Il covid ha rimesso un conto salato anche al turismo pratese

Gli effetti della pandemia

Il covid ha rimesso un conto salato anche al turismo pratese
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Un calo delle presenze turistiche di circa il 60%, con poco meno di un migliaio di posti di lavoro andati in fumo. Il turismo non è mai stato una peculiarità pratese, ma la pandemia ha comunque presentato un conto salato ad un comparto che aveva comunque lasciato intravedere una crescita incoraggiante, negli ultimi anni. Non serviva oggettivamente un grande sforzo di lungimiranza nell’immaginare un “segno meno” date le restrizioni che permangono (con i vari allentamenti) ormai dai tempi dello scorso lockdown. Ma il fatto che l’Ufficio Statistica di Prato non abbia nemmeno redatto nell’ultimo annuario un vero e proprio report alla voce “turismo” (come invece accadeva regolarmente sino a due anni fa) è più che mai indicativo. Una fotografia indicativa del “peso” del calo turistico si può ricavare dall’unico dato disponibile sul portale, ovvero i dati numerici sulle visite a Palazzo comunale. nel 2019 furono 1314 i visitatori dell’edificio di piazza del Comune, 282 dei quali provenienti dall’Estero. Nel 2020 il numero totale si è ridotto a 164, riducendosi di un decimo. La casella “visitatori esteri” però, è scesa sino allo zero. Gli addetti ai lavori sono consci del fatto che la data della vera e propria ripartenza sia legata indirettamente alla vaccinazione. L’unico lato positivo? Il totale delle strutture recettive è aumentato del 2% rispetto al 2019, salendo a 104. Per gli albergatori pratesi però, è ancora tempo di stringere i denti.

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