Il coronavirus si è portato via il campigiano Angelo
Era di San Lorenzo. Il ricordo di chi lo aveva conosciuto.
Il coronavirus si è portato via il campigiano Angelo
Tutta la comunità di San Lorenzo è rimasta profondamente colpita dalla scomparsa di Angelo Palazzi, 66 anni, residente da una vita dietro il campanile della parrocchia. Purtroppo, dopo aver contratto il coronavirus, non ce l’ha fatta ed è improvvisamente venuto a mancare. Una notizia che ha riempito di grande tristezza le tante persone che lo conoscevano. Angelo era un volto amico della comunità campigiana, soprattutto della frazione di San Lorenzo, dove fin da ragazzo giocava a calcio. Per tanti anni ha gestito un negozio di abbigliamento a Prato mentre ora era in pensione. «Lo conoscevo fin da bambino – ha ricordato l’imprenditore Alfiero Poli – per oltre quindici anni sono stato presidente dell’associazione sportiva San Lorenzo e per questo conoscevo da una vita Angelo a cui era sempre piaciuto giocare a calcio. Mi ricordo con grande affetto quando iniziò a giocare nei pulcini, finendo poi a giocare nella seconda categoria fino all’età di 35 anni. Quella per il calcio era per lui una passione vera e sconfinata. In campo era bravo, tecnicamente capace e per il San Lorenzo, insieme a tanti ragazzi, ha sempre dato l’anima. Abitando vicini di casa, eravamo entrambi residenti nella frazione di San Lorenzo, anche quando avevo smesso di ricoprire la carica di presidente dell’associazione, non era mai mancata l’occasione per vederci e salutarci. Non c’era un rapporto continuo ma eravamo amici e ogni tanto capitava di incontrarci. Nella vita si è sempre comportato con assoluta correttezza, una persona meravigliosa e davvero perbene. Per questo – ha proseguito Poli – quando ho saputo della sua scomparsa ne sono rimasto davvero affranto e credo che in tanti di San Lorenzo piangeranno insieme a me la sua scomparsa. Non avendolo potuto fare di persona, desidero rivolgere sincere condoglianze alla moglie ed al figlio». A ricordare Angelo Palazzi è stato anche l’architetto Franco Giovanni Squilloni: «lo conoscevo da sempre, possiamo dire che siamo cresciuti insieme frequentando il circolo della parrocchia, da ragazzi si stava sotto il campanile e mi ricordo le notti d’estate che trascorrevamo con tanti amici insieme ad Angelo. Recentemente ci eravamo rivisti tutti, era stato proprio Angelo a promuovere alcune rimpatriate tra tutti quelli che avevano trascorso l’adolescenza in parrocchia. La prima cena si era tenuta, circa un anno fa, presso il circolo mentre l’ultima si era tenuta prima dello scorso Natale. Aveva partecipato anche Giorgio Manetti, anche se è di Santa Maria da ragazzo aveva trascorso tanto tempo insieme a noi. Poi purtroppo, solo tramite messaggio, sono venuto a sapere della sua scomparsa non essendo riuscito a vincere contro il coronavirus. La notizia mi ha molto addolorato e mi dispiace non ci sia stato il funerale e l’ultima occasione per poterlo salutare» In tanti, tuttavia, hanno voluto manifestare il loro cordoglio per la scomparsa di Angelo: «mi unisco al dolore di tutti gli amici – ha precisato Giancarlo – per la grave perdita di Angelo un amico vero e sincero». «Sono rimasto senza parole a sentire questa tristissima notizia – ha commentato ancora Antonio – Angelo era una persona sincera, elegante e buona». «Ho perso il conto di quanti calci al pallone abbiamo tirato insieme sul prato della Chiesa – ha poi raccontato Stefano – la sua scomparsa è per me motivo di vera tristezza».
A Campi, purtroppo, fino ad oggi sono 64 le persone contagiate, 14 quelle ricoverate in strutture ospedaliere e 10 le persone decedute. Tra queste c’è anche Angelo che non è riuscito a segnare l’ultimo gol della vita.