Il console americano e quello tedesco per la prima volta insieme alla Torricella
Morganti: “E’ la prima volta, senza odio e rancore per la pace”. La cerimonia con il partigiano Fiorello Fabbri e le rappresentanze militari.
Il console americano e quello tedesco per la prima volta insieme alla festa della Liberazione di Vernio.
Il console americano e quello tedesco per la prima volta insieme
Sono saliti insieme al passo della Torricella, sulla Linea Gotica pratese, il console generale degli Stati Uniti a Firenze, Benjamin Wohlauer, e il console generale aggiunto della Repubblica federale tedesca a Milano, Peter von Wesendonk. Per la prima volta insieme, due rappresentanti così autorevoli di popoli i cui eserciti sulle montagne pratesi si fronteggiarono con violenza, hanno ricordato - uno accanto all’altro - le vittime della follia della guerra e confermato l’impegno per la pace. Con loro il sindaco di Vernio Giovanni Morganti, il presidente del consiglio regionale Eugenio Giani, ma anche il partigiano Fiorello Fabbri, uno dei protagonisti della guerra di Liberazione. Presente una delegazione di Jettingen, Comune tedesco con cui Vernio è gemellato.
Numerosi i rappresentanti delle autorità militari. La cerimonia, che ricorda la Liberazione del territorio di Vernio, infatti è promossa ogni anno dall’UNUCI (Unione Ufficiali in congedo), dall’Associazione Linea Gotica e dal Comune di Vernio.
“Oggi senza odio e rancore ricordiamo eventi tragici ma pieni di valore - ha affermato il sindaco Giovanni Morganti - celebriamo settantaquattro anni di pace, nati dalla Resistenza al nazifascismo, fondati su una Costituzione che mette al primo posto solidarietà trai popoli e rispetto per la persona, indipendentemente dalla razza”.
Coraggioso il discorso del console von Wesendonk che, con grande durezza, ha puntato il dito sulla follia storica del nazismo. Il console americano Wohlauer ha confermato che il territorio di Vernio sarà parte attiva nella celebrazione dei 200 anni della presenza diplomatica Usa in Toscana.
“Intorno al 10 settembre 1944 il Poggio della Torricella divenne il feroce campo di battaglia tra la 334a Infanterie Division tedesca e quelli della 34a Red Bull Division Americana - ha ricordato Alessia Cecconi, direttore del CDSE - Finalmente, il 23 settembre, dopo aver espugnato il Caposaldo 810 alla Torricella, gli Alleati entrarono a Montepiano e poi a San Quirico trovando questi paesi pesantemente danneggiati e con la popolazione stremata e in parte fuggita”.