Il baritono campigiano ha compiuto 50 anni
Il baritono campigiano ha compiuto 50 anni
Visto il particolare momento storico che stiamo vivendo, con questa pandemia che ancora non lascia spazi di manovra, la notizia non ha avuto il risalto che meritava ma non è sfuggita a noi di Bisenziosette: Devid Cecconi ha compiuto 50 anni. Il baritono oramai famoso a livello internazionale, nato e cresciuto a Capalle, ha spento nei giorni scorsi 50 candeline. Dopo aver vissuto grandissime emozioni, aver viaggiato tanto intorno ai più grandi teatri del mondo, riscuotendo sempre consensi e successo, ciò che stupisce di Devid Cecconi è la sua semplicità e l’attaccamento fortissimo alla sua terra. Dopo l’affermazione al Concorso Internazionale di Canto Mattia Battistini nel 2006 Devid ha intrapreso una carriera che lo ha portato subito ad esibirsi nei maggiori teatri europei fino all’apice nel 2015 quando ha inaugurato la stagione del Teatro della Scala di Milano nel ruolo di Giacomo nella Giovanna D’arco, sotto la direzione di Riccardo Chailly.
Al maggio musicale
Più recentemente è stato invitato al Maggio Musicale Fiorentino, al Lirico di Cagliari, al Carlo Felice di Genova, al Verdi di Trieste, al Festival Puccini di Torre del Lago, a Lipsia e a Darmstadt sfoggiando il suo repertorio incentrato sui grandi ruoli del melodramma romantico. «Normalmente – ha dichiarato a Bisenziosette – non festeggio mai il mio compleanno immerso come sono nel lavoro. Quest’anno poi, a causa dell’emergenza sanitaria che sta sconvolgendo le nostre vite, mi sono limitato ad un piccolo momento insieme ai familiari grazie alla splendida torta che per l’occasione è stata preparata dalla pasticceria La Dolceria, dove sono state riportate delle bellissime immagini di me sul palco. Una gran bella emozione che mi ha davvero riempito di gioia. Per il resto – ha proseguito – questi sono mesi particolari e mi sento di esprimere il mio dispiacere e la mia vicinanza più assoluta verso chi ha contratto il virus e sta oggi lottando con questo terribile Covid. Anche recentemente sono venuto a conoscenza di alcuni amici che non ce l’hanno fatta e sono davvero vicino a tutti. Non c’è dubbio che questo cinquantesimo compleanno rimarrà nella storia essendo accaduto nel bel mezzo della pandemia. Per il resto – ha commentato – sono felice del percorso fin qui fatto e non cambierei davvero niente degli anni vissuti fino ad oggi durante i quali ho potuto realizzare tanti sogni che desideravo da tempo. La mia non è tanto una soddisfazione di tipo economico, è solo facendo qualcosa che ci piace davvero che si incontra la felicità ed io ho sempre desiderato trasformare la mia passione in lavoro».
Avrebbe dovuto esibirsi nel Nabucco a Genova
Al momento Devid ha partecipato ad alcuni concerti in diretta streaming ed è a lavoro per la realizzazione di alcune opere che si eseguiranno a Brescia e a Pavia. «Quest’anno – ha precisato – avrei dovuto esibirmi nel Nabucco a Genova e nella Tosca a Triste. Nel novembre scorso ho eseguito alcuni brani tratti dalla Fanciulla del West di Giacomo Puccini, un recital d’opera in diretta streaming accompagnati al pianoforte dal Maestro Valerio Galli, esperto conoscitore delle partiture pucciniane, trasmesso in diretta dal Teatro Fraschini di Pavia. Chiudere i teatri d’altronde - ha commentato – è come chiudere le scuole, significa chiudere la nostra vita, per questo occorre cercare, nei limiti della legge, di poter riprendere in sicurezza, riaccendendo le luci nei teatri italiani e ridando valore all’arte ed alla cultura».
Le esibizioni in estate
Durante l’estate Devid si è esibito in Sardegna, a Torre Del Lago ed in alte località: «Non appena abbiamo avuto qualche spiraglio di libertà con una diminuzione dei contagi del virus – ha aggiunto – ho avuto la fortuna di poter tornare subito a lavorare e non appena sarà possibile vorrei realizzare un grande concerto a Campi Bisenzio per ricordare chi ci ha lasciato ed aiutare, con una raccolta di fondi, tutte quelle famiglie che stanno soffrendo sulla loro pelle la crisi economica dell’emergenza sanitaria. Spero che già a primavera sia possibile ritornare alla normalità e mettere in scena questo grande evento offrendo così il mio piccolo contributo in favore della mia comunità che non ha mai mancato di manifestarmi affetto e sostegno».
Ha calcato i palcoscenici di tutto il mondo
Seppur originario di Capalle, negli ultimi anni Devid ha calcato i palcoscenici di tutto il mondo ritrovandosi a Campi, a casa insieme con la famiglia, davvero per poche settimane: «L’anno prima della pandemia – ha confidato a Bisenziosette – sono stato a casa solamente un mese, ritrovandomi poi a viaggiare in tutti gli altri mesi dell’anno per i tanti impegni di lavoro. Per questo con la quarantena che stiamo vivendo ho pienamente ritrovato la mia famiglia e tutta la mia gente, riannodando amicizie e relazioni. Amo da sempre il mio paese e tutte le persone che mi circondano. Pur viaggiando nel mondo non c’è niente di più bello di ritrovarsi con le persone che si è imparato a conoscere fin da bambini, ricordare i momenti vissuti insieme, scambiarsi un sorriso ed una pacca sulla spalla». Valori semplici ed intramontabili che rendono Devid un campigiano doc.