il caso

I sindaci di Vernio e Montemurlo tranquillizzano sui casi di influenza aviaria: "Trasmissione all'uomo molto remota"

Fa discutere in provincia di Prato l'aver scoperto due focolai di influenza aviaria in due distinti allevamenti di pollame a Vernio e Montemurlo: sull'argomento l'intervento, congiunto, dei due sindaci.

I sindaci di Vernio e Montemurlo tranquillizzano sui casi di influenza aviaria: "Trasmissione all'uomo molto remota"
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Per i due sindaci di Montemurlo e Vernio, Calamai e Morganti, è importante aver individuato subito il virus aviario. Ora è necessario rispettare le misure di contenimento individuate dalla Usl nelle zone di protezione e sorveglianza per evitare la diffusione.

Casi di influenza aviaria a Vernio e Montemurlo, intervengono i sindaci

Dopo la comunicazione della Usl relativa alla positività del virus dell'influenza aviaria in due allevamenti a Montemurlo e a Vernio, intervengono a tranquillizzare i cittadini, i sindaci dei due territori coinvolti, Simone Calamai di Montemurlo e Giovanni Morganti di Vernio, che dicono:

«Riteniamo che sia stato molto importante individuare tempestivamente, attraverso gli esami di laboratorio, la presenza dell'influenza aviaria nei due allevamenti, di piccole dimensioni, di Bagnolo di Sopra a Montemurlo e a Vernio. Ciò ha consentito al settore Sanità pubblica veterinaria e Sicurezza alimentare della Usl Toscana Centro di poter disporre i provvedimenti di contenimento del virus nelle zone di protezione (cioè entro un raggio di 3 km dagli allevamenti sede del focolaio) e in quelle di sorveglianza entro un raggio di 10 km. Ora è importante che gli allevatori e le aziende commerciali di pollame e altri volatili in cattività rispettino scrupolosamente delle misure disposte dalla Usl per evitare la diffusione dell'influenza aviaria. Inoltre, è importante sottolineare che se dovessero presentarsi casi simili (morte improvvisa di pollame o volatili in cattività) è necessario avvertire prontamente il servizio veterinario dell’Usl. Vogliamo, infine, tranquillizzare i cittadini circa il rischio zoonostico, cioè di trasmissione del virus dall’animale all'uomo che, come più volte affermato dal servizio veterinario della Usl e confermato anche questa mattina dal dottor Luca Cianti, direttore dell’Area Sanità pubblica veterinaria, è molto remoto e rarissimo, inoltre non è mai stato registrato un passaggio da uomo a uomo».

I sindaci inoltre hanno avuto rassicurazioni dall’Usl circa il consumo di carne e uova che risulta essere assolutamente sicuro.

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