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Grosseto, condannato a 26 anni di carcere per l'omicidio della compagna

Un omicidio senza un perché visto che non è emerso nessun movente

Grosseto, condannato a 26 anni di carcere per l'omicidio della compagna
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Grosseto, condannato a 26 anni di carcere Nicola Stefanini per l’omicidio della compagna Silvia Manetti.

L’uomo, 50enne ha ucciso la sera dell’11 agosto del 2021 la compagna (45 enne) dopo che erano stati a cena, in un ristorante di Gavorrano, per festeggiare il loro terzo anniversario insieme.

Il motivo per cui l’uomo originario di Saline di Volterra abbia ucciso la ragazza originaria di Altopascio resta un mistero.

Nell’interrogatorio a cui fu sottoposto parlò di droga e di uno stato di alterazione psichica del quale avrebbe sofferto, ma la cosa non fu sufficiente a valergli la seminfermità.

La sola cosa certa è che dopo essersi diretto con l’auto verso Monterotondo ad un certo punto la fermò e tirò fuori un coltello colpendo brutalmente la donna.

Un delitto senza un perché, commesso da un imputato che pur dichiarandosi subito colpevole non ha mai saputo giustificare il suo gesto.

Il Pm Melchionna, pur non chiedendo l’ergastolo ha comunque chiesto il massimo della pena per omicidio volontario ovvero 24 anni e non 21. Sostituto procuratore, Melchionna, che a dicembre si oppose all'istanza di rito abbreviato avanzata dall’avvocato di Stefanini Galletti.

Istanza che, se accettata, avrebbe comportato lo sconto di un terzo della pena: 16 anni per l'omicidio invece di 24.

Alla fine la corte d'assise, presieduta da Adolfo Di Zenzo, ha condannato Stefanini al pagamento di una provvisionale per la sorella, la madre e i due figli minorenni di lei di 900 mila euro (300 per ciascuno dei figli, 200 alla mamma e 100 alla sorella), a fronte dei due milioni chiesti dai legali della famiglia.

L'avvocato Galletti aveva chiesto alla corte di tener conto della confessione e dello stato di alterazione psichica del suo assistito al momento del delitto, ma non ha convinto i giudici che hanno emesso una condanna pesantissima.

Probabile, a questo punto, che la difesa faccia ricorso in appello.

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