Grave rapina ad un turista in piazza del Duomo: arrestati due 18enni albanesi ed un 25enne rumeno
l procedimento penale nei confronti degli indagati è tuttora pendente in fase di indagini e l’effettiva responsabilità sarà vagliata nel corso del successivo processo.
Grave rapina ad un turista in piazza del Duomo: arrestati due 18enni albanesi ed un 25enne rumeno
Nella notte del 5 agosto, all’esito di serrate indagini, il Nucleo Operativo dei Carabinieri di Firenze ha proceduto di iniziativa al fermo di un 18enne albanese ed alla denuncia di un suo connazionale 17enne, gravemente indiziati di rapina aggravata in concorso ai danni di un turista francese 18enne.
Secondo quanto emerso dalle indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Firenze, alle 04.30 circa del 4 agosto, in Piazza del Duomo, avvicinatisi con un pretesto gli indagati, in concorso con altri due complici, avrebbero repentinamente circondato la vittima, aggredendola con calci e pugni di efferata violenza al capo e su altre parti vitali del corpo.
Impossessatisi del suo IPhone, di una carta di debito e di 200€ contanti, si sarebbero poi dileguati a piedi per le vie del centro, lasciando a terra inerme il turista, per il quale sono risultate necessarie cure mediche a seguito delle severe contusioni riportate in tutto il corpo.
Le ricerche degli altri due complici sono proseguite incessantemente sino a ieri notte quando i Carabinieri del Nucleo Operativo di Firenze li hanno sorpresi mentre si aggiravano nelle vie del centro, affollate da turisti e da altre potenziali vittime.
I due giovani, un 25enne rumeno ed un 18enne albanese, sono stati dunque fermati in esecuzione di un provvedimento nel frattempo disposto dal Sostituto Procuratore della Repubblica, Dott.ssa Ester Nocera che aveva tempestivamente assunto la direzione delle indagini.
Denunciato un minore
Il minore denunciato è stato collocato presso una locale struttura di accoglienza. I tre maggiorenni fermati, già noti alle Forze di Polizia, sono stati invece tradotti alla casa circondariale di Firenze-Sollicciano, a disposizione dell’Autorità giudiziaria. Il procedimento penale nei confronti degli indagati è tuttora pendente in fase di indagini e l’effettiva responsabilità sarà vagliata nel corso del successivo processo, ove non si escludono ulteriori sviluppi investigativi e probatori, anche in loro favore.