Le esequie del grande artista

Gli amici di sempre per l'ultimo saluto a Francesco Nuti, Masini canta "Sarà per te"

Nell'omelia il parroco ha citato alcuni passaggi dei film più celebri dell'attore e regista pratese: "È molto importante vivere questa liturgia non come un funerale"

Gli amici di sempre per l'ultimo saluto a Francesco Nuti, Masini canta "Sarà per te"
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L’ultima volta era stato l’11 maggio del 2014. In quell’occasione, al teatro Obihall di Firenze, si festeggiò il 59esimo compleanno di Francesco Nuti. Fu una serata magica, speciale, voluta e costruita da Leonardo Pieraccioni, Giorgio Panariello, Marco Masini e Carlo Conti, gli amici di sempre. Fu un successo incredibile: tutto esaurito ed brividi a fior di pelle. 

Emozioni che hanno legato il pubblico, gli amici, gli artisti, la Toscana con questo meraviglioso attore e regista, così geniale,  ma anche umano e fragile, che per molti è rimasto sempre “Cecco da Narnali”, per tutta la la sua carriera fino a ieri, giovedì 15 giugno, il giorno in cui tutti, gli stessi di quasi dieci anni fa, si sono ritrovati nel dolore per dedicargli l’ultimo saluto dalla vita. 

Le esequie di Francesco Nuti, celebrate in forma privata nella basilica di San Miniato al Monte di Firenze da padre Bernardi Gianni, sono state un momento davvero toccante. Grande era la commozione dei presenti: la figlia Ginevra, il fratello Giovanni, la nipote Margherita, l’ex moglie Annamaria Malipiero. Uniti ai familiari più stretti, si sono ritrovati ancora quegli amici di nove anni fa: Carlo Conti, Leonardo Pieraccioni, Giorgio Panariello, Marco Masini. Ma anche Sandro e Giovanni Veronesi, Gianfranco Monti, Valeria Solarino, Nicola Pecci. 

Poi gli ammiratori del grandissimo artista che ci ha lasciato troppo presto: il sindaco di Prato Matto Biffoni, il sindaco di Firenze Dario Nardella, i tifosi della Fiorentina, squadra del cuore dell’attore regista, che hanno appoggiato una sciarpa della curva Fiesole accanto al feretro. E un po’ gente che lo aveva amato, ammirato e aveva sofferto durante il percorso di vita difficile, minato dalla fragilità d’animo e da quell’incidente domestico del 2006 che lo aveva costretto su una sedia a rotelle, che ieri aveva raggiunto la chiesa di San Miniato al Monte. 


 I film più celebri di Nuti sono stati anche la fotografia di una toccante omelia di padre Bernardo, abate della basilica, che ha citato "O vinci al Totocalcio, o tu sposti la chiesa, o tu vai in Perù” di Madonna che silenzio che c’è stasera e ripetuto le dolci parole di “Sarà per te”, la canzone presentata da Nuti a Sanremo nel 1988. 

"È molto importante vivere questa liturgia non come un funerale. È un gesto di mistero ed è importante chiudere gli occhi, sprigionare la fantasia dei nostri cuori - ha proseguito l’abate -. Il volo di Francesco sia reso perfettamente limpido e trasparente, senza alcuna opacità”.

Padre Bernardo, ricordando il legame di Nuti con Prato e Firenze, ha pure raccontato di essersi trovato a Prato in mezzo alle riprese di Madonna che silenzio c'è stasera, uscendo un giorno da scuola. La città, come è stato dichiarato dal primo cittadino, ha previsto tanti momenti in cui si ricorderà l’attore e regista. Prevista anche la commemorazione al prossimo Consiglio Comunale di giovedì 22 giugno. 

Si farà di tutto per tenere vivo nella memoria il ricordi di un artista davvero unico che ha trasmesso forti sentimenti con la sua opera, vibrazioni del cuore che si sono provate anche a chiusura dei suoi funerali quando Marco Masini ha intonato il capolavoro di “Sarà per te”. Lacrime e qualche sorriso a ricordarne quell’innato talento dolce amaro, che è il sale della vita di tutti. 

Ciao Francesco.

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