Giocavano d'azzardo su siti irregolari esteri: sequestrati 15 computer nell'internet point di Prato
I militari hanno documentato con foto e video lo stato di connessione dei pc installati. Il gestore rischia multe fino a 50mila euro per pc
Nell'operazione di contrasto del gioco illegale e irregolare nell'ambito del distretto industriale pratese disposto dal Comando Regionale Toscana ed a seguito delle direttive operative emanate dal Comando Provinciale di Prato, i Baschi Verdi del Gruppo di Prato hanno dato esecuzione ad un’attività di controllo presso un internet point, sospettato di offrire ai propri utenti servizi di accesso a piattaforme di gioco non monitorate dalla competente Agenzia dei Monopoli, nonché dotato di un sistema di videosorveglianza irregolare per monitorare gli accessi e permettere al gestore di bloccare da remoto le connessioni ai siti gioco.
L'operazione
A seguito dell’accesso presso il locale aperto al pubblico, i militari hanno prontamente proceduto a rilevare e documentare con foto e video lo stato di connessione dei pc installati, appurando che gli apparecchi erano collegati ad un server centrale dal quale, a seguito di pagamento di corrispettivi mediante POS, veniva abilitata la navigazione online senza restrizioni.
Alla luce di ciò, i militari hanno proceduto a scollegare e sottoporre a sequestro tutti i 15 pc presenti nel locale, al fine di permettere ai tecnici qualificati della SOGEI di effettuare le perizie necessarie ai fini dell’accertamento della relativa violazione. In questi casi si prevede l’irrogazione di una sanzione da € 5.000 a € 50.000 per ciascuna delle apparecchiature che, attraverso la connessione telematica, consente ai clienti di giocare sulle piattaforme di gioco online.
L'operazione si pone tra le linee d’azione promosse dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Prato per garantire la tutela degli interessi socio-economici che sorreggono il distretto pratese, nel quale è sempre stata riservata un’attenzione particolare al settore dei giochi e scommesse. In tale ambito, infatti, il presidio posto a garanzia delle entrate erariali si interseca con la sempre più profonda esigenza di tutela della Salute Pubblica, soprattutto con riguardo al fenomeno della ludopatia.