L’intervento dei Falchi della squadra mobile

Furti di cellulari a donne e anziani: in carcere giovane nigeriano accusato di almeno 4 colpi 

Era già stato arrestato per scippo di un telefonino dalle mani di una donna in zona Cascine

Furti di cellulari a donne e anziani: in carcere giovane nigeriano accusato di almeno 4 colpi 
Pubblicato:

Eseguita dalla Polizia di Stato un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Firenze, nei confronti di un cittadino nigeriano di 32 anni, già arrestato a suo tempo per uno scippo ed ora accusato di altri due analoghi furti con strappo.

Furti di cellulari a donne e anziani

Le indagini che hanno portato al provvedimento si inseriscono infatti nell’ambito di una più ampia inchiesta relativa proprio ad una serie di reati predatori, messi a segno in città in rapidissima successione i primi giorni dell’anno, ad opera - secondo quanto ricostruito - di un uomo in bicicletta che avrebbe colpito per lo più donne e anziani.

Nell’ordinanza, il GIP fa proprio riferimento a ulteriori accuse per il cittadino straniero, finito nei guai lo scorso 16 gennaio quando la Squadra Mobile lo bloccò subito dopo lo scippo di un telefonino dalle mani di una donna in zona Cascine.

Quel giorno i Falchi della Squadra Mobile, nell’ambito di specifici e mirati servizi di prevenzione e contrasto ai furti e rapine in strada, lo avevano fermato in viale degli Olmi, recuperando subito la refurtiva.

Oltre a 85 dosi di crack e 3 di ecstasy, gli agenti gli sequestrarono anche un altro smartphone rubato il giorno prima ad un 75enne a passeggio non molto lontano dal grande parco fiorentino.

Una volta convalidato l’arresto, il Tribunale di Firenze aveva disposto nei suoi confronti la custodia cautelare in carcere. 

Dalle successive indagini poste in essere dalla Squadra Mobile sono emersi gravi indizi di reato nei confronti del medesimo soggetto in merito ad almeno altri due analoghi furti con lo stesso denominatore comune: l’autore era sempre un uomo in sella ad una bicicletta.

Si sospetta la responsabilità anche per altri episodi 

Infatti, gli investigatori di via Zara sono andati a fondo nella vicenda, sospettando, subito dopo il suo arresto, eventuali responsabilità del 32enne nigeriano anche negli altri episodi: il primo avvenuto il 15 gennaio a Rifredi, il secondo, il giorno successivo, sui viali di circonvallazione proprio poche ore prima dei fatti avvenuti nel pomeriggio intorno alle Cascine.

La misura è stata notificata all’interessato direttamente in carcere, mentre il procedimento è attualmente pendente in fase di indagini preliminari e l'effettiva responsabilità della persona destinataria della misura cautelare, in uno con la fondatezza delle ipotesi d'accusa mosse a suo carico, saranno vagliate nel corso del successivo ed eventuale processo. 

Non si escludono ulteriori sviluppi investigativi e probatori, anche in favore della persona sottoposta ad indagini.

Seguici sui nostri canali