Frana a Montemurlo, rientrano le famiglie ad eccezione di una
Chiusi fino a lunedì il centro sportivo e il teatro
Sono rientrate questa mattina (mercoledì 28 febbraio 2024) 17 delle 18 famiglie evacuate ieri (martedì 27 febbraio 2024) in via precauzionale, in via della Gualchiera a seguito di una frana che si è staccata dalla montagna che sovrasta via di Javello, nel comune di Montemurlo.
Una famiglia, invece, che abita nella casa più prossima alla frana, rimarrà ancora fuori dall'abitazione in attesa di ulteriori accertamenti sul movimento franoso. Chiusi fino a lunedì 4 marzo compreso anche il centro sportivo del Carbonizzo e il centro culturale della Gualchiera.
Stamattina il sindaco Simone Calamai ha fatto un nuovo sopralluogo al quale hanno partecipato i coordinatori comunali di protezione civile, i vigili del fuoco, il geologo Andrea Fiaschi e i carabinieri forestali:
"Per fortuna è stato accertato che il movimento franoso è superficiale e le prime verifiche hanno dato rassicurazioni per quello che è il rientro delle 17 famiglie che stanno un po' più distanti dal versante franato. La situazione richiede naturalmente un monitoraggio continuo e verifiche ancora più puntuali, per questo ho firmato l'ordinanza con la quale persiste l'obbligo di evacuazione per una famiglie e la chiusura del centro sportivo Il Carbonizzo, del teatro comunale La Gualchiera e la via di Javello", ha spiegato il sindaco Simone Calamai.
"Colpa del cambiamento climatico"
Il Comune di Montemurlo ha già contattato i proprietari privati del versante franato, affinché provvedano alla messa in sicurezza.
"Attraverso gli accertamenti di stamattina, abbiamo potuto verificare che situazione ci permette di garantire la sicurezza e l'incolumità pubblica. Dunque, abbiamo già fatto rientrare a casa la maggioranza delle famiglie", ha spiegato il sindaco.
Stamattina erano presenti anche i carabinieri forestali che hanno confermato al sindaco Calamai la regolarità del taglio del bosco sul versante interessato dalla frana, un taglio che è stato eseguito secondo le normative del regolamento forestale regionale.
Il sindaco Calamai, insieme al geologo Andrea Fiaschi, è salito fin sul crinale della montagna interessata dalla frana per verificare il prima persona la situazione:
"La frana è stata causata dalle piogge torrenziali di questi ultimi due giorni ed ha interessato lo strato superficiale della montagna – spiega il geologo Fiaschi - Le caratteristiche di questa formazione geologica presentano al suo interno grossi massi di calcare che rotolano insieme alla coltre di spessore modesto che si allenta per le piogge e si liquefa. I sassi costituiscono dunque un pericolo".
Per il geologo il territorio interessato dalla frana è stato gestito negli anni in maniera equilibrata: "Gli Appennini, a cui appartiene anche questo versante franoso, sono una catena montuosa giovane con terreni non consolidati. Purtroppo questi problemi sono causati dal cambiamento climatico e dalla tipologia di piogge di forte intensità che influisce su un territorio già fragile".