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Forteto, la Regione Toscana chiede i danni. Il conto da pagare è di 5 milioni

Eugenio Giani: “Regione determinata, nessuno equivoco su questo”

Forteto, la Regione Toscana chiede i danni. Il conto da pagare è di 5 milioni
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Alla fine la Regione Toscana ha presentato il conto: 5 milioni di euro di risarcimento sul caso de Il Forteto, la comunità di recupero per minori situata nel Mugello, ma dove si consumavano maltrattamenti e abusi sui minori.

La Regione Toscana ha chiesto non solo il risarcimento di 5milioni di euro, appunto, ma anche la restituzione dei contributi, oltre 50 mila euro, che la stessa aveva riversato alla cooperativa tra il luglio del 2004 e il maggio 2010.

Eugenio Giani: "Regione determinata"

“Vogliamo essere inequivoci -ha detto Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana -  Quella è una vicenda che ha manifestato delle violenze sui minori che davvero sono elemento di vergogna, sulla quale occorre la massima chiarezza. La Regione Toscana - ha aggiunto Giani - nella vicenda Forteto è estremamente chiara, determinata e forte”.

Quella de Il Forteto è ancora una vicenda piena di ombre. Fin troppe a distanza di anni e nonostante i tre gradi di giudizio che hanno visto condannare Rodolfo Fiesoli, fondatore nel 1970 della cooperativa. Fiesoli è stato condannato per violenza sessuale e maltrattamenti. Oggi, a causa delle sue condizioni di salute, si trova ai domiciliari in una rsa nel padovano.

La richiesta di risarcimento è stata inviata, oltre a Fiescoli, anche a Francesco Bacci, Maria Angela Bocchino, Mariella Consorti, Marida Giorgi, Luigi Serpi, Daniela Tardani, Maria Francesca Tardani, Elena Maria Tempestini, Mauro Vennucchi.

Una storia di maltrattamenti e abusi sessuali

Quella del Forteto, nonostante tre gradi di giudizio, è una vicenda per cui tanti chiedono ancora di fare chiarezza. Ci sono già state due commissioni regionali e una parlamentare.

Rodolfo Fiesoli, il fondatore della comunità "Il Forteto" in Mugello (Firenze), condannato per violenza sessuale e maltrattamenti, a causa delle condizioni di salute è stato posto ai domiciliari.  Lo ha disposto il marzo scorso il tribunale di sorveglianza di Venezia.

Chi è Roberto Fiesoli

Oggi Fiesoli ha 81 anni e fino al 2033 avrebbe dovuto trascorre i suoi anni in carcere. La sentenza parlava di abusi sessuali, commessi sui ragazzi affidati dal tribunale di Firenze alla comunità de Il Forteto. Adesso arriva la scarcerazione per motivi di salute. E’ stato condannato a 15 anni per gli abusi sessuali commessi sui ragazzi affidati dal tribunale alla comunità da lui fondata.

Negli anni '70 è stato il leader di un gruppo  di rivoluzionari. Poi è arrivata la comunità e l'accredito nelle istituzioni. Correva l'anno 1977.  Da allora ci sono stati abusi e sevizie nei confronti di minori che il profeta avrebbe dovuto difendere.

Le testimonianze

I test parleranno di abusi. “Fiesoli ti faceva sentire unico al mondo. Poi ho scoperto che aveva rapporti con tutti. E ci dissero che era la terapia”, ha raccontato una delle innumerevoli vittime.

Un altro testimone ha raccontato i rapporti sessuali. "Anche io fui, in un periodo, tra i quattro prediletti che dormivano in camera con lui. Ci diceva ‘Voi siete i puri, porterete il Verbo’ tra gli uomini. Non parlavamo di questo fra noi, perché  il Profeta ci diceva che erano segreti da tener per noi e che gli altri all’esterno della comunità non potevano capire”.

Adesso la scarcerazione

Tanta l'indignazione. Intanto, Fratelli d'Italia ha chiesto la calendarizzazione della proposta di legge per istituire una nuova Commissione d’inchiesta parlamentare sul caso. "Lo Stato non può lasciare sole le vittime, da parte nostra metteremo in campo ogni sforzo", hanno detto i parlamentari di Fdi, Giovanni Donzelli, Francesco Michelotti e Chiara La Porta.

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