Tragedia sulla strada

Flores era un riferimento per la comunità peruviana, l'avvocato: "Traffico devastante a Firenze"

La donna era un'assistente sociale e lavorava per il Comune di Firenze, il legale chiede maggiore sensibilità all'amministrazione fiorentina per salvaguardare chi guida i motorini

Flores era un riferimento per la comunità peruviana, l'avvocato: "Traffico devastante a Firenze"
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Si chiamava Flores Olivos Marina Ysabel, la donna di 61 anni morta nella mattinata di giovedì 28 settembre, a causa di un tragico incidente stradale avvenuto in viale Corsica a Firenze, nella zona tra i quartieri di Novali e dello Statuto. Si trovava sullo scooter, posizionata come passeggero, insieme al marito che l’ha vista morire. 

La donna, peruviana, abitava da tempo a Firenze. Era un’assistente sociale e lavorava per il Comune di Firenze. Molto conosciuta e apprezzata era un importante riferimento in città per la comunità dei suoi connazionali. La notizia si è diffusa rapidamente e ha generato enorme cordoglio tra le tante persone che la conoscevano e ne apprezzavano le doti umane. 

L’incidente è stato tremendo e, secondo quanto ricostruito a oggi dalle autorità che si stanno occupando delle indagini, la coppia potrebbe essere caduta dal motorino e conseguentemente la donna investita mortalmente da un camion che sopraggiungeva sui viali. L’ennesimo episodio che lancia l’allarme sicurezza sulle strade della città di Firenze, dove il caos e il traffico intenso sono diventati un problema.

A sottolinearlo anche Massimo Nistri, avvocato della famiglia di Marina Ysabel Flores Olivos:

“La commistione mezzi pesanti motorini è devastante. Occorre ripensare l’assetto della circolazione che ci aspetta nei prossimi anni per colpa di questi cantieri. Viste le conseguenze che si stanno verificando forse è ora di ripensare a come intervenire sui cantieri, in modo da far circolare i mezzi in sede protetta. Se non c’è altro modo, se non è possibile evitare tutto questo direzioniamo il traffico in un’altra maniera, mettiamo dei divieti per i motorini, per disincentivare la presenza di scooter a stretto contatto con i camion. La pubblica amministrazione sia sensibile e propositiva”

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