La sentenza

Firenze, posa nudo all'istituto d'arte ma viene licenziato per le effusioni con le studentesse

I rapporti erano consensuali ma per il giudice ha violato i principi di correttezza perché le ragazze "non devono sentirsi oggetto di attenzioni sessuali"

Firenze, posa nudo all'istituto d'arte ma viene licenziato per le effusioni con le studentesse
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Aveva impugnato davanti al Tribunale di Firenze il provvedimento della scuola d'arte in cui posava da modello finendo per essere licenziato in tronco per aver flirtato con due studentesse, consenzienti, nello spogliatoio della scuola, durante la sessioni di lavoro. Il giovane aveva anche chiesto un risarcimento per licenziamento illegittimo ma il giudice gli ha dato torto, confermando l’allontanamento dalla scuola.

L'istituto: "Comportamenti inaccetabili"

Il modello aveva firmato un contratto con l’istituto fiorentino per circa 20 ore settimanali nell’ottobre del 2021 ma nel 2023 era stato allontanato dai vertici dell’istituto per avere scambiato effusioni fuori luogo con due studentesse nei locali della scuola alcuni mesi prima. Il processo ha stabilito che  si trattava di baci, abbracci, coccole e scambio reciproco e consensuale di complimenti e di null’altro, ma in uno stanzino dell’istituto, e durante le pause o alla fine della sessione lavorativa. Sia secondo la scuola che per il giudice, questi comportamenti erano inaccettabili.

Il giovane non ha negato gli approcci

I dirigenti dell’istituto dopo aver scoperto queste "distrazioni", nel novembre del 2022, hanno avviato un’indagine interna e appurato i fatti, avevano fatto scattare l’immediato licenziamento del "modello vivente" troppo focoso. Nel procedimento giudiziario avviato sono state confermate dai testimoni, e dallo stesso ragazzo, le circostanze emerse nelle indagini interne della scuola che a febbraio del 2023 hanno poi portato  al suo allontanamento dalla scuola.

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Stando alla sentenza, i suoi approcci nei confronti delle due studentesse, per come ricostruiti ed ammessi dallo stesso lavoratore, costituiscono un grave inadempimento degli obblighi connessi alla mansione, e al lavoro all’interno di un istituto accademico. Il Tribunale di Firenze ha così ritenuto l’accaduto "una grave violazione degli obblighi di correttezza, anche nel caso di natura consensuale dei rapporti".

Per il giudice simili "attenzioni" possono turbare le studentesse

Un comportamento, sempre secondo il giudice, che può turbare la serenità delle studentesse "che non devono sentirsi oggetto delle attenzioni sessuali del modello vivente che, peraltro, posa nudo", e dell’intero ambiente accademico, utilizzato impropriamente come luogo di incontro per flirtare, proprio perché lo scambio di effusioni è avvenuto nello spogliatoio dell’istituto riservato ai modelli. Quanto alle due studentesse, hanno affermato di essere state fraintese dal giovane, a casua di alcuni complimenti, che lo avrebbe portato a spingersi oltre, anche se con il consenso di entrambe.

Il "modello" un lavoro con regole da non infrangere

Da notare che il modello alla scuola d'arte è infatti un lavoro riconosciuto dal Miur pagato circa 25 euro all’ora, ma  che ha delle regole ben precise, anche nel comportamento da osservare.  Fondamentalmente bisogna stare fermi e in posa mentre gli studenti riproducono le loro figure nella pittura o nella scultura.

 

 

 

 

 

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