Firenze, allarme bomba davanti alla casa del procuratore Luca Tescaroli

Una scatola metallica con alcuni fili elettrici che fuoriescono. E' quanto hanno trovato gli uomini della scorta del procuratore aggiunto di Firenze Luca Tescaroli davanti al portone di casa. L'allarme questa mattina, lunedì 19 giugno 2023. Il timore è che si possa trattare di una bomba.

Da subito sono scattate le misure di sicurezza. Si tratta, però, di un pacco batterie per ricarica di microcar elettriche.

I carabinieri stanno verificando perché li abbiano abbandonato lì. Tra le ipotesi al vaglio che non sapessero come come disfarsi di batterie esauste o forse l'hanno semplicemente dimenticato.

I carabinieri escludono, quindi, che sia esplosivo e che ci siano finalità minatorie.

Di fatto le telecamere avrebbero ripreso due uomini che hanno abbandonato la scatola, proprio davanti alla casa del procuratore. Le riprese risalgono alla notte scorsa.

Chi è Luca Tescaroli

Il procuratore Luca Tescaroli è, insieme al procuratore Luca Turco, il titolare dell'inchiesta sui mandanti occulti delle bombe del 1993-94 che vede indagati l'ex Premier Silvio Berlusconi e l'ex senatore Marcello Dell'Utri (già condannato definitivo per concorso esterno in associazione mafiosa, pena scontata).

"L'attacco ai Georgofili fu voluto per condizionare governo e parlamento, per ottenere vantaggi sul terreno carcerario e del pentitismo e l'abolizione del carcere duro - aveva dichiarato qualche settimana fa sulle pagine di Repubblica -.

Un ricatto a suon di bombe per indurre lo Stato a trattare, in un periodo di sfaldamento dei partiti di governo, falcidiati dalle indagini su Tangentopoli. Cosa Nostra voleva mandare un messaggio a tutti gli italiani, nessuno poteva più ritenersi sicuro nemmeno a casa propria, come in tempo di guerra. È quello che accadde alla famiglia Nencioni e a Dario Capolicchio, morti nel sonno in casa".

Tescaroli in passato ha indagato anche sulla strage di Capaci e su Mafia capitale.