Una situazione al collasso

FiPiLi, una trappola ogni giorno: martedì oltre 8 ore di coda. Urgono interventi

Ennesimo incidente ha bloccato l'intera asse viaria. Antonio Mazzeo, presidente del Consiglio regionale, apre a Toscana Strade

FiPiLi, una trappola ogni giorno: martedì oltre 8 ore di coda. Urgono interventi
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E' proprio il caso di dirlo: chi ogni giorno imbocca la strada di grande comunicazione non gli rimane che farsi il segno della croce. Poco cambia se in direzione Firenze o in direzione mare. Viaggiare sulla FiPiLi è un terno al lotto e le ore di viaggio non sai mai quanto possano durare.

E’ successo anche ieri, martedì 8 ottobre 2024. Di nuovo. Ben 8 ore intrappolati in una strada pensata sicuramente non per il flusso di oggi. Stretti, con la pioggia battente e tanta tanta tanta pazienza.

Il motivo è stato – di nuovo, necessario ripetersi – un camion intraversato che ha diviso il raccordo in due.

Il camion ribaltato sulla Firenze - Pisa - Livorno

Ma andiamo alla cronaca.

L'incidente, senza feriti, si è verificato intorno alle 11:30 e sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e la polizia stradale. Superstrada bloccata per ore - almeno 8 - in entrambe le direzioni tra Montelupo Fiorentino e Ginestra a causa del ribaltamento di un mezzo pesante che trasportava carta e che si è poi intraversato andando a invadere sia la carreggiata in direzione Firenze sia quella verso Livorno.

La carreggiata verso Firenze è stata poi riaperta dopo le 18, quella verso il mare dopo le 19. Si viaggia solo sulla corsia di marcia in entrambe le direzioni. Solo dopo le 22 la riapertura anche delle corsie di sorpasso, una volta concluse le operazioni di ripristino della barriera centrale.

Traffico congestionato anche sulle strade alternative.

L'intervento dei vigili per la rimozione

Una strada che necessita di interventi urgenti

Lo dicono da sempre, istituzioni, addetti ai lavori, ma di fatto nulla si è mai mosso: urgono interventi.  Qualcosa per la messa in sicurezza è stato fatto, e menomale verrebbe da aggiungere, ma nulla di più. La strada di comunicazione Firenze-Pisa-Livorno è tale e quale a quando è stata progettata, ovvero nel 1967.

L'Anas, infatti, delibera la costruzione il 31 gennaio 1967: La strada nasce non solo come infrastruttura parallela e più meridionale dell'autostrada A11, ma punta anche a velocizzare il collegamento con la costa tirrenica passando per la Valdelsa, itinerario precedentemente garantito dalla strada statale 67 Tosco-Romagnola. Ne segue infatti un percorso quasi coincidente nel tratto da Pisa a Firenze.

Sono passati 57 anni. Da allora è cambiato il mondo, ma anche l’uso delle macchine. E rimanendo nei giorni nostri, adesso la Regione vorrebbe costituire una società tutta toscana, “Toscana Strade”, che possa occuparsi della manutenzione. Ma anche qui il nodo è politico perché in casa Dem c’è chi storce il naso.

Toscana Strade è la soluzione?

"A me interessa più di ogni altra cosa la costituzione della società Toscana Strade – ha più volte ribadito Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana - Poi, quando questa incomincerà ad attivare il pedaggio è qualcosa di secondario. Se lo Stato ci dà i soldi non c’è nemmeno bisogno del pedaggio".

Eugenio Giani, Governatore Toscana

Sull’argomento anche Antonio Mazzeo, presidente del Consiglio della Regione Toscana:

"Ancora una volta purtroppo si registra un incidente che ha compromesso la circolazione sulla FiPiLi. Tra Ginestra Fiorentina e Montelupo Fiorentino. È una ulteriore conferma che un intervento strutturale su quella strada è necessario e non più rinviabile. Il mio impegno è e sarà quello sensibilizzare i gruppi politici a calendarizzare prima possibile la proposta di legge Toscana Strade in aula".

Antonio Mazzeo, presidente Consiglio regionale Toscana

E di questo sembra che si sia parlato anche nell’incontro tra la segretaria regionale del Pd e la giunta Giani dei giorni passati, con l’obiettivo di arrivare ad una proposta di legge. Perché il nodo in tutto questo è il pedaggio avanzato dal presidente Giani.

Ma a fare i conti intanto con i disagi, oltre ai pendolari, ci sono anche gli addetti ai lavori come gli Ncc.

"Non è un caso che la situazione sia andata progressivamente peggiorando: la strada, progettata decenni fa, non è più in grado di reggere gli attuali volumi di traffico. È necessaria – dice Azione Ncc  una manutenzione attenta, puntuale e soprattutto potenziata rispetto a quanto fatto fino a oggi. E questo deve essere solo il primo passo verso una vera messa in sicurezza di una strada su cui si rischia la vita ogni giorno, anzi ogni ora".

E chissà se quanto ancora ci sarà da aspettare perché qualcuno intervenga.

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