Ex Happyland: ecco chi l’aveva progettata negli anni ottanta
Il personaggio: l’architetto Claudio Pellicoro, presidente del Rotary Chianti. La storia pubblicata su BISENZIOSETTE
La storia della ex discoteca pubblicata il 16 febbraio 2018
Ex Happyland: ecco chi l’aveva progettata negli anni ottanta
E' stato presidente del Rotary San Casciano ma pochi sanno che l’architetto Claudio Pellicoro ha progettato l’ex famosissima discoteca Happyland di Campi Bisenzio, punto di riferimento negli anni ‘80.
Lo storico edificio, acquistato di recente da Alessio Paoli, immobiliarista campigiano è rimasto nel cuore di migliaia di persone che, ancora oggi, si commuovono al solo ricordo.
Per l’epoca era una discoteca all’avanguardia anche da un punto di vista architettonico. Pellicoro oggi è un architetto fra i più qualificati che ha firmato progetti importanti in Italia e all’estero.
«Quando sono arrivato a Firenze per frequentare la facoltà di architettura - ha spiegato Pellicoro - cercavo lavoro per mantenermi agli studi. Alla discoteca UnoPiù di Campi Bisenzio (dove poi è nata l’Happyland ndr) cercavano un disk jockey, io mi presentai e passai la selezione. Da settembre a giugno lavoravo all’UnoPiù di Campi e da giugno a settembre a Punta Ala. Quando mi sono laureato cercavano un architetto per ristrutturare la discoteca. Io avevo lavorato all’UnoPiù e fui chiamato dal nuovo proprietario con il quale sono diventato molto amico ancora oggi. La discoteca era su due piani ed è rimasta attuale per circa vent’anni. In qualche modo è riuscita a sfidare il tempo.
Claudio Pellicoro si è laureato in architettura a Firenze nell’81 discutendo la tesi di laurea, «Un progetto di riqualificazione urbana» che viene selezionata per la Triennale di Architettura di Milano e pubblicata nel 1982 con il testo «Forma urbana e progettazione architettonica». Nel 1994 ha vinto il primo premio al concorso internazionale di architettura per edifici storici riconvertiti a fini turistici.
Nel 1996 ha partecipato con successo ad un master di progettazione per il restauro di strutture murarie e diviene consulente della rete europea monumenti storici.
Nel 1997 ha vince il primo premio al concorso nazionale di progettazione per il restauro dell'Aula Stifano all'Università di Bari.
Nel 1998 e 2000 coordina due progetti europei Raffaello.