SI AGGIORNA IL TAVOLO DI CRISI

Ex Gkn, venduto lo stabilimento. Rsu attacca: "Speculazione immobilare". Qf risponde: "Così pagheremo lavoratori"

Sbigottita l’amministrazione comunale, il sindaco Tagliaferri: "Questa notizia ci coglie di sorpresa e ci preoccupa profondamente"

Ex Gkn, venduto lo stabilimento. Rsu attacca: "Speculazione immobilare". Qf risponde: "Così pagheremo lavoratori"
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L'immobile dello stabilimento ex Gkn di Campi Bisenzio sarebbe stato venduto il 12 marzo scorso alle aziende Tuscany industry e Toscana Srl. Questo quanto scoperto da Rsu e organizzazioni sindacali in base a quanto riferito da una nota diramata dal collettivo di fabbrica. Di conseguenza, lo stabile non sarebbe più proprietà di Qf, società che aveva rilevato la fabbrica e che a propria volta avrebbe trasferito la sede legale fuori dalla Toscana, a Roma.

Intanto, nel pomeriggio di martedì 23 ottobre, si è tenuto nella sede della Regione Toscana in piazza dell’Unità d’Italia a Firenze una riunione con presenti il consigliere del Presidente Giani per le vertenze aziendali Valerio Fabiani, assieme all’Unità di crisi della Regione e Arti, le organizzazioni sindacali, i rappresentanti dei lavoratori, del Comuni di Firenze e di Campi Bisenzio e della Città Metropolitana. Ha partecipato in videoconferenza il liquidatore di Qf spa in liquidazione Gianluca Franchi.

Al termine della discussione, le parti hanno deciso di darsi appuntamento entro le prossime due settimane per proseguire il confronto sul tavolo regionale di crisi sull’ex Gkn.

L'accusa di Rsu

"Se si tratta di un raggiro, coinvolge veramente tutti: lavoratori, territorio, Campi Bisenzio, Firenze, Toscana ma anche potenzialmente istituzioni e tribunale del Lavoro - hanno accusato i rappresentanti Rsu - non sappiamo, ad esempio, a che titolo oggi il liquidatore di Qf parli dello stabilimento o vi abbia acceduto finora, in alcuni casi addirittura coinvolgendo le forze dell'ordine".

I lavoratori vedono in questo sviluppo una conferma dei loro timori: "Avevamo previsto tutto e ora ne abbiamo l'ufficialità - hanno ricordato - la partita è stata probabilmente sin dall'inizio immobiliare ed è per questo che non comincia mai la discussione sulla reindustrializzazione. Chi invece si è voltato dall'altra parte, l'ha fatto per distrazione o coscientemente?".

A preoccupare è anche la tempistica, visto che il 12 marzo - giorno della cessione dell'immobile - si sarebbe dovuto tenere un incontro al ministero delle Imprese con parti sociali e Qf, rinviato per la mancata convocazione del liquidatore. La Rsu ha rivolto una serie di interrogativi su chi era a conoscenza della vendita dell'immobile e ne ha chiesto conto al dicastero stesso, ma ha affermato come in questa novità veda pure un impulso decisivo a un intervento pubblico: "Non ci sono più scuse - si è concluso nella nota - si paghi subito tutto il dovuto ai lavoratori, si paghino, immediatamente gli stipendi e Comune e Regione intervengano per sottrarre l'area a potenziali logiche speculative".

La nota di Qf

A proposito della vendita dello stabilimento ex Gkn di Campi Bisenzio a Tuscany Industry Srl (Ti) e Sviluppo Immobiliare Toscana Srl (Sit), la Qf Spa ha diramato una nota ufficiale in cui ha spiegato come "l'operazione stigmatizzata dalla Rsu in un comunicato stampa è stata eseguita, con atto pubblico e in una logica ‘infragruppo’, al fine di reperire le risorse finanziarie necessarie per permettere alla Qf di far fronte al pagamento integrale degli emolumenti maturati e maturandi dai lavoratori dipendenti".

"Il ricavato di tale operazione ha già consentito e sta consentendo il pagamento di emolumenti scaduti nella misura di circa quattro milioni di euro", si legge ancora. "L’operazione ‘infragruppo’, stante lo stato di occupazione che impedisce alla società di essere finanziata dal sistema bancario, permetterà alla Qf di recuperare le risorse necessarie a pagare tutto il dovuto, restando ferma la imprescindibile destinazione a sviluppo industriale dell’insediamento produttivo. Inoltre, rimane la disponibilità della società a fornire un sito produttivo alla cooperativa per il suo piano industriale nei termini che verranno discussi con la Regione e le Parti già a partire da domani pomeriggio".

Andrea Tagliaferri, sindaco di Campi Bisenzio

La sorpresa dell'amministrazione

La notizia della vendita dello stabilimento ex GKN, avvenuta secondo alcune fonti già lo scorso marzo da parte di QF, ha lasciato sbigottita l’amministrazione comunale. Il sindaco di Campi Bisenzio, Andrea Tagliaferri, ha espresso preoccupazione e sconcerto per la situazione, dichiarando, come appreso dalla stampa, che la cessione sarebbe avvenuta a favore di una società immobiliare.

"Questa notizia ci coglie di sorpresa e ci preoccupa profondamente – dichiara il Sindaco Andrea Tagliaferri –. Non eravamo a conoscenza di questa transazione, e ciò solleva seri dubbi sul futuro dell’azienda e, soprattutto, sul destino dei lavoratori e delle lavoratrici ancora impiegati da QF. Chiediamo a QF di chiarire immediatamente quali siano le intenzioni per il futuro di questo stabilimento e di assumersi le proprie responsabilità. La priorità assoluta - ha aggiunto il Sindaco - è quella di garantire i diritti dei lavoratori, compresa la tutela dei pagamenti degli stipendi, la dignità dei lavoratori non può essere messa in discussione e vigileremo affinché tutti i diritti economici vengano rispettati fino alla fine".

L’amministrazione comunale sottolinea, inoltre, la propria ferma volontà di mettere in campo tutti gli strumenti necessari per tutelare il territorio e contrastare eventuali speculazioni. "Il nostro obiettivo è che quello stabilimento continui a essere un centro produttivo, a beneficio della nostra comunità. Non permetteremo che interessi puramente speculativi compromettano il futuro del territorio e i posti di lavoro", ha concluso Tagliaferri.

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