La giustizia che non c'è

Studentesse morte in Erasmus, il padre non si arrende: "Autista deceduto, ma i veri colpevoli non sarebbero stati a processo"

La storia di Elena Maestrini ha ispirato il libro e il podcast "La figlia d'Europa"

Studentesse morte in Erasmus, il padre non si arrende: "Autista deceduto, ma i veri colpevoli non sarebbero stati a processo"
Pubblicato:
Aggiornato:

Gabriele Maestrini, il padre di Elena, una delle tredici studentesse morte nel tragico incidente del 20 marzo 2016 a Tarragona in Spagna, dove si trovavano per un Erasmus, non si arrende. 

L’uomo, che vive in Maremma a Gavoranno, in provincia di Grosseto, si è sempre battuto perché questa vicenda avesse giustizia. Proprio in questi giorni, però, c’è stata la doccia fredda per la famiglia delle vittime, sette di loro italiane, come raccontato su News Prima: Pullman ribaltato in Spagna nel 2016, vittime 7 ragazze: l'autista è morto, niente processo (e Giustizia)

L’autista del bus, Santiago Rodriguez Jimenez, 70 anni, l'unico imputato per quella strage, è morto per un infarto, decesso che di fatto chiude il processo senza colpevoli. Maestrini e gli altri genitori, ricevuta la notizia, non hanno potuto far altro che apprenderne le conseguenze, anche se l’uomo indica altri soggetti colpevoli come dichiarato nell’intervista pubblicata da Prima Firenze e chiede che si possa cambiare l’iter giudiziario: “Nonostante la morte dell’autista i veri colpevoli non sarebbero stati in quella aula. La società di trasporti, l’associazione studentesca, il rappresentante dell’associazione, le autostrade spagnole”.

Le vittime dell’incidente erano tredici, di cui sette italiane. Tre di loro le toscane Elena Maestrini, Valentina Gallo fiorentina di Bagno a Ripoli e Lucrezia Borghi di Greve in Chianti. Tutte e tre studiavano all’Università di Firenze dove all’ingresso del Campus di Novoli è posta una lapide in loro ricordo di fronte alla quale ogni anno viene espresso un ricordo di queste sfortunate ragazze. Proprio lo scorso 20 marzo vi si erano raccolti i dirigenti dell’Ateneo. 

"La figlia d'Europa"

elena maestrini

Elena Maestrini, quando è morta, era una bellissima ragazza di 21 anni. Studentessa modello piena di sogni e con il sogno di viaggiare e scoprire il mondo. Sulla sua storia ha scritto un libro la giornalista tedesca, originaria della Germania dell’Est, Jule Busch, da titolo “La figlia d’Europa, il sogno infranto” che oggi è diventato anche un podcast. Si raccontano i dettagli dell’incidente e di come la famiglia ha appreso la notizia della morte della figlia, attraverso racconti intimi e dolorosi anche degli amici che ricostruiscono anche il carattere di Elena e quel suo sogno di partire. 

Doveva riabbracciare la mamma

valentina Gallo studentessa morta erasmus

La fiorentina Valentina Gallo, 22 anni pochi giorni dopo l’incidente in cui ha perso la vita, avrebbe riabbracciato la madre a Barcellona. Viveva in via dello Statuto a Firenze con i genitori, entrambi  originari del comune di Vallata in Provincia di Avellino ed entrambi insegnanti. La . La giovane aveva studiato al liceo classico Machiavelli, lo stesso in cui insegnava la madre che aveva raccontato ai suoi allievi che sarebbe andata qualche giorno a Barcellona per riabbracciare la figlia in Erasumus da un po’ di tempo.

Impegnata nello studio e all'oratorio

Lucrezia borghi morta erasmus

Lucrezia Borghi abitava a Greve in Chianti e stava per compiere 22 anni quando è morta. I suoi genitori, in quel tragico 20 marzo 2016, avevano sperato per una notte intera  che la loro figlia fosse ancora viva, visto che in un primo momento era stata inserita nella lista dei feriti. Invece no, poche ore dopo era stata comunicata loro la terribile notizia.  La ragazza, che studiava Economia, era partita con grande entusiasmo per l’Erasmus a Barcellona. Il padre è un dipendente della società ambientale, la madre per un periodo aveva gestito uno dei negozi storici del paese. Lucrezia Borghi era molto conosciuta nella sua comunità: “Allegra e sempre disponibile”, “una studentessa modello”, si impegnava anche ad aiutare nelle attività del locale oratorio e dei centri estivi. 

Seguici sui nostri canali