Erano sottoposti agli arresti domiciliari a San Polo, ma sono stati beccati a Firenze

Arrestati due fratelli residenti a San Polo. Le prote del carcere si sono aperte anche per un altro ventenne a Bagno a Ripoli.

Erano sottoposti agli arresti domiciliari a San Polo, ma sono stati beccati a Firenze
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Serata impegnativa per i carabinieri del Nucleo Radiomobile di Firenze. Nello specifico ieri hanno arrestato due fratelli per evasione dagli arresti domiciliari, residenti a San Polo,  ed un 20enne destinatario di un ordine di carcerazione.

I fatti

Verso le 20.30 di ieri, nel corso dei frequenti controlli alla circolazione stradale, in via Chiantigiana di Bagno a Ripoli un equipaggio del Nucleo Radiomobile di Firenze impone l’alt ad un veicolo. A bordo due persone che evidenziano nervosismo ed insofferenza alla richiesta dei militari di esibire i documenti per l’identificazione.
La spiegazione di tale atteggiamento arrivava mediante gli accertamenti effettuati nelle banche dati in uso alle FF.PP.: i due, fratelli di 26 e 23 anni originari del Marocco, risultavano entrambi sottoposti agli arresti domiciliari, per fatti differenti, presso la loro abitazione sita nella frazione San Polo di Greve in Chianti. Venivano pertanto dichiarati in stato di arresto per il reato di evasione; saranno giudicati con rito direttissimo nella mattinata di lunedì.
Nel corso della nottata, invece, in via Pietrapiana, i militari hanno proceduto a fermare e sottoporre a controllo un egiziano di 20anni che, munito di una grossa tronchese, si stava aggirando tra le biciclette lì parcheggiate verosimilmente cercando di rubarne una. Sottoposto a perquisizione personale venivano inoltre rinvenuti, nascosti all’interno del suo zaino, una carta bancomat, una tessera sanitaria ed un telefono cellulare, il tutto non di sua proprietà.
Emergeva, altresì, che lo stesso risultava destinatario di un ordine di carcerazione a 2 anni e 3 mesi di reclusione, per i reati di lesioni personali, resistenza a pubblico ufficiale e detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti, risalenti al 2016 ed al 2019. Veniva pertanto associato alla casa circondariale di Sollicciano ove sconterà la sua pena e denunciato per il tentato furto della bicicletta e per la ricettazione dei documenti e del cellulare.
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