Rinvenuti orologi e monili d'oro

Empoli, fermato un 34enne di origine albanese dopo la rapina a una coppia di anziani

Il giovane bloccato dalla Polizia dopo un inseguimento: non si era fermato all'alt

Empoli, fermato un 34enne di origine albanese dopo la rapina a una coppia di anziani
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C'è uno sviluppo sulla vicenda della coppia di 80enni aggreditilegati e imbavagliati in casa a Empoli. Un uomo di 34 anni è stato arrestato dalla Polizia con l'accusa di essere uno dei componenti di una banda che ha rapinato nella loro abitazione i due anziani. All'uomo, di origini albanesi, sono contestati i reati di rapina in concorso con altre presone al momento rimaste ignote, sequestro di persona e lesioni personali.

L'inseguimento dopo il mancato stop

Gli agenti, nel corso di un servizio in piazza Don Minzoni, hanno intimato l'alt a un'autovettura sospetta con a bordo quattro persone che, nonostante l'avvertimento, non avrebbe fermato la sua corsa e si sarebbe data alla fuga. Subito è scattato l'inseguimento. Le volanti dopo pochi metri hanno bloccato l'auto: uno degli occupanti è stato fermato mentre gli altri hanno continuato la loro corsa a piedi e riuscendo a far perdere le loro tracce. All'interno dell'autovettura i poliziotti hanno trovato diversi orologi e monili d'oro, insieme a oggetti atti allo scasso.

La rapina in casa degli anziani

Dopo una serie di accertamenti, gli agenti hanno acclarato che i beni trovati erano riconducibili a una rapina accaduta poco prima in un'abitazione nell'Empolese. Sul posto erano già intervenuti i carabinieri che stavano ricostruendo la dinamica della rapina. Secondo quanto emerso, l'episodio sarebbe avvenuto intorno alle 21 di sabato 14 dicembre, quando un gruppetto non meglio precisato di persone sarebbe entrato all'interno dell'abitazione e avrebbe rapinato di diversi orologi e altri preziosi i padroni di casa, una coppia di 80enni, dopo averli aggrediti, legati e imbavagliati.

A dare l'allarme l'uomo era stato l'uomo una volta riuscito a liberarsi. Il 34enne è stato accompagnato al carcere fiorentino di Sollicciano in attesa della convalida della misura precautelare.

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