Emma non ce l'ha fatta, profondo dolore a Viareggio
Con il fidanzato Leonardo, deceduto dopo una settimana, era rimasta vittima di un gravissimo incidente stradale mentre erano in sella a una bici elettrica
Non ce l’ha fatta Emma Genovali, troppo gravi erano le ferite riportate da quel terribile incidente dello scorso 4 luglio che si era verificato in Darsena a Viareggio in cui perse la vita il fidanzato Leonardo Brown. Non ce l’ha fatta, nonostante tutto l’amore che in questi due mesi e mezzo di agonia, le è stato trasmesso. Prima di tutto dai genitori Giuseppe e Ilaria che non l’hanno mai abbandonata un attimo e hanno combattuto al suo fianco, da tutti i parenti, amici e le tantissime persone che le volevano bene.
Un grande dolore
La notizia ha gelato il sangue a tutta la città di Viareggio, dove la famiglia è molto conosciuta e stimata. E’ stata la zia Vania a scrivere due righe su Facebook per informare i conoscenti. Un dolore profondo, quasi indescrivibile, quello che ha accompagnato la fine della vita di questa splendida ragazza, molto amata. Si è sperato, ogni giorno, che potesse farcela, nonostante la prognosi riservata e le poche possibilità di miglioramento che erano state subito fornite dai medici che, comunque, ci hanno provato, giorno per giorno, fino in fondo, per evitare questo tragico epilogo.
La battaglia di Emma
Emma Genovali aveva 20 anni ed era ricoverata all’ospedale Cisanello di Pisa. Ci era finita in condizioni disperate insieme al fidanzato Leonardo, sportivo, ex portiere di calcio, morto pochi giorni dopo. Insieme, quella sera del 4 luglio, percorrevano la Darsena di Viareggio, come avevano fatto tante altre volte, con una bici elettrica. Quella sera hanno incontrato la morte a causa di un incidente ancora tutto da chiarire.
Da chiarire la dinamica dell'incidente
A quasi due mesi e mezzo di distanza, si sta lavorando per completare tutti gli accertamenti del caso e dare una dinamica all’accaduto. In queste settimane i familiari dei due ragazzi hanno fatto appelli anche attraverso i social network per avere maggiori informazioni. Si pensa che non vi sia stato un impatto con l’auto coinvolto, mai che i due giovani siano stati investiti una volta già caduti a terra. Le ferite riportate da entrambi sono sembrate subito gravissime. Giunti in ospedale tra la vita e la morte, si è sperato che ci fosse un altro epilogo. Ma Leonardo era morto dopo una settimana, il cuore di Emma ha invece smesso di battere il pomeriggio di sabato 16 settembre, dopo oltre due mesi di battaglia e diverse operazioni al cranio.
Le parole della zia
Fanno stringere il cuore le parole della zia Vania pubblicate il giorno del decesso della ragazza: “La nostra Emma stamani ha trovato il suo sole e l’ha raggiunto, lasciandoci. E’ così bella che lui l’ha tenuta con sé per illuminare ancora ogni giorno le nostre vite. Grazie ancora dei pensieri e le preghiere. La famiglia”. La famiglia di Leonardo aveva donato i suoi organi e un suo rene aveva salvato la vita di una donna di Arezzo.