E' stato un lastrigiano a far affogare a luglio un cane nel lago di Bellosguardo
Le indagini dell'Enpa di Firenze hanno portato ad individuare l'autore del terribile gesto dello scorso luglio: è un lastrigiano. Tutti gli atti trasmessi alla Procura della Repubblica di Firenze.
Dopo lunghe ed attente indagini da parte delle guardie Zoofile dell'Enpa di Firenze, si è risaliti all'autore dell'efferato gesto che è stato interrogato una prima volta rilasciando dichiarazioni fuorvianti e adesso tutti gli atti sono stati trasmessi alla Procura della Repubblica di Firenze.
Individuato l'autore dell'uccisione di un cane nel lago di Bellosguardo
Come noto nel mese di luglio un cittadino notò uno strano involucro di colore marrone galleggiare nel lago di Bellosguardo, nei pressi di Villa Caruso. L’intervento delle guardie zoofile dell’Enpa di Firenze avevano permesso di rinvenire la carcassa di un cane di piccola taglia dolosamente annegato dopo essere stato legato ad un pesante sottovaso.
Il fatto, lo ricordiamo, è avvenuto nella parte opposta all’ex ingresso principale del lago, l’accesso è delimitato da uno stretto sentiero immerso nella vegetazione e viene supposto che l’individuo che ha compiuto l’atto aberrante sia stato ben determinato dal compimento dell’azione criminosa, portandosi a seguito il pesante contenitore in coccio, per poi agganciarlo al guinzaglio e gettare l’animale nell’acqua profonda.
Le indagini investigative eseguite dalla Sezione Investigativa per la Tutala Animali del Nucleo Provinciale Guardie Zoofile dell’Ente Nazionale per la Protezione degli Animali hanno permesso di ricostruire la dinamica dei fatti e individuare il presunto responsabile dell’azione criminosa della morte del cane. La persona residente a Lastra a Signa, sentita come persona informata sui fatti dalla polizia giudiziaria in un primo momento rilasciava delle indicazioni fuorvianti ma incastrato dalle prove documentali acquisite ha ammesso la proprie responsabilità.
Il Verbale di P.G. è stato interrotto per l’emergere della responsabilità oggettiva sui fatti rilevati, mentre gli atti sono stati trasmessi alla competente Procura della Repubblica di Firenze che conduce le indagini per i provvedimenti conseguenti.
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