cinema in lutto

E' morto Francesco Nuti, il ragazzo toscano dall'ironia dolce amara

Ad annunciare la morte la famiglia in un comunicato

E' morto Francesco Nuti, il ragazzo toscano dall'ironia dolce amara
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Geniale. Con un'ironia sottile. A tratti cruda e diretta, dal sapore dolce, ma crudele nelle sue battute marcatamente dall'accento pratese. E' morto all'età di 68 anni Francesco Nuti, originario di Narnali, in provincia di Prato. Compositore, sceneggiatore, regista, attore. Un artista vittima forse anche di se stesso, ma che lascia un bagaglio culturale inestimabile.

L'annuncio della famiglia

E' morto stamani a Roma l'attore Francesco Nuti. Aveva 68 anni ed era malato da tempo. Lo rende noto la figlia Ginevra assieme ai familiari che ringraziano di cuore il personale sanitario e tutti coloro che hanno avuto in cura l'attore nel lungo periodo della malattia, in particolare il personale di Villa Verde di Roma. La data e il luogo delle esequie saranno rese note nelle prossime ore.

Chi era Francesco Nuti

La sua è stata una comicità lungimirante, che ha segnato la strada a molti altri comici, toccando il suo apice il film "Ad Ovest di Paperino", che vince il David di Donatello e il Nastro d'argento.

Nuti, non è solo il regista, ma anche il disegnatore di un racconto di una Prato in "Madonna che silenzio c'è stasera" fatta di rumori di telai, di infortuni sul lavoro, di famiglie che passano le loro nottate in ditta. E' anche quello che in più di uno dei suoi film narra il difficile rapporto tra uomo e donna.

Leggero e socialmente impegnato nelle sue pellicole, Nuti racconta gli anni '80 e anche quelli '90 di un'Italia che cambia nel modo di comunicare e di vestire. Nuti ne è un ottimo interprete con gli incontri fortunati con Alessandro Benvenuti e Athina Cenci. Già, i Giancattivi che si confermano i veri protagonisti della comicità.

Indimenticabili film come "Caruso Pascoski di padre polacco", "Tutta colpa del paradiso",  "Stregati",  Donne con le gonne", fortunata pellicola sbanca il botteghino con un record di incassi.

Le due vite di Francesco Nuti

Ma nella vita di Nuti c'è un prima e un dopo. Un prima segnato dal successo. E un dopo fatto di dolore, cadute, ricadute, fino a quella del 2006 quando stava per ritornare al cinema e in un incidente domestico batté la testa. Da allora sarà costretto ad una sedia a rotelle e a molti centri di riabilitazione. Fino a oggi.

In molti a ricordarlo

Molti i messaggi di cordoglio. Tra tutti quelli della sua Prato, che il prossimo 18 luglio 2023, alle 21.30 gli ha dedicato una serata con uno dei suoi celeberrimi film,  " Tutta colpa di Cecco", un concerto disegnato dal vivo. Un omaggio a Francesco Nuti progetto di Fabio Jamax Giuliani, Niccolò Storai e Stefano.

Il sindaco di Prato Matteo Biffoni

"Tutto quello che è stato, sarà per te", scrive Matteo Biffoni, sindaco di Prato. "Non più di qualche giorno fa il cinema Eden era strapieno per riassaporare per l'ennesima volta la poesia dei tuoi film - ricorda - Ci mancherai Francesco, grazie per tutto quello che ci hai dato. Sei stato un fuoriclasse puro, di quelli che vincono le partite da soli quando hanno voglia. E questa città è casa tua; Prato continuerà a ricordarti, sempre".

Leonardo Pieraccioni

"Evviva Francesco! Artista fantastico, poetico, innovativo, quante risate mi hai fatto fare, quante volte son venuto a vedere i Giancattivi, quante volte ho guardato e riguardato i tuoi film o ascoltato “Sarà per te” - scrive su Facebook -  Che regalo quando i primi giorni del mio primo film ti presentasti a sorpresa a salutarmi sul set. E che emozione quel tuo compleanno che abbiamo festeggiato a Firenze davanti a 8000 persone. Che applauso infinito che ti fecero quando salisti sul palco. L’applauso infinito che si fa ad un Artista a cui vuoi davvero bene. Ciao grande Nuti".

Antonio Mazzeo, presidente del Consiglio regionale della Toscana

"Nuti ci ha deliziato da attore e anche da regista, dopo aver acquisito rapidamente, una certa dimestichezza anche dietro la macchina da presa. E' stato uno dei protagonisti del nostro cinema, ha rappresentato un punto di snodo per il nuovo cinema italiano. Da anni ci mancava la sua ironia a causa delle sue precarie condizioni di salute. Alla figlia Ginevra e a tutta la famiglia e ai suoi cari la mia più sentita vicinanza. Non dimenticherò mai quella risata e quegli occhi scuri così brillanti e profondi". Così Antonio Mazzeo, presidente del Consiglio regionale della Toscana, sui social.

Ciao Francesco. "Sarà per te".

Di Edlira Mamutaj

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