Doppia tragedia in mare: "C' erano i divieti di balneazione, è stato fatto il possibile per salvare i due uomini"
Per qualche ora la spiaggia è diventata un maxi pronto soccorso con sanitari, ambulanze, l’elicottero regionale Pegaso
Si chiamavano Michal Kowalczyk (39 anni) e Giorgio Mazzotti (48 anni), le due persone che hanno perso la vita nel mare di Marina di Vecchiano, nei pressi della foce del fiume Serchio, domenica 2 luglio. Una doppia tragedia che ha provocato forte dolore a due famiglie e due comunità intere. Il cittadino polacco era venuto in vacanza in Toscana con la famiglia, la moglie e i due figli di 16 e 8 anni, e con l’occasione anche a far visita a parenti lucchesi. Mazzotti, originario di Firenze, ma da poco residente in Valdinievole, a Massa e Cozzile, era con quattro amici, per una domenica al mare.
Il primo, secondo quanto ricostruito, è stato portato via dalle correnti e successivamente annegato, il secondo, probabilmente è stato colto da un malore mentre era in acqua. Michal si era tuffato in mare con i figli vicino la foce dove c’è il divieto di balneazione. Nonostante non vi sia una postazione con bagnini in servizio, il ragazzo di 16 anni è stato tratto in salvo, mentre il bambino di 8 anni è riuscito a risalire la corrente da solo. Purtroppo per il padre non c’è stato niente da fare. È stato portato via dalla corrente verso il laghetto ed è annegato. Giorgio Mazzotti si era tuffato in acqua insieme agli amici a Bocca di Serchio. La corrente ha trascinato tutta la comitiva più a sud fino alla Penisola dei gabbiani. Gli amici sono riusciti a tornare a riva, salvi. Il 48 enne fiorentino invece è morto. Una domenica davvero dolorosa, tremenda, per tutti. Presenti, familiari delle vittime, amici, ma anche per i bagnini volontari che ogni domenica d’estate garantiscono il servizio di salvataggio, anche se non fino alla zona dove ci sono stati i decessi perché non di loro competenza. “Abbiamo fatto lo stesso il possibile” - hanno dichiarato. Gabriele Ruberti, uno dei titolari del Marco Polo Oasi zero, ha aggiunto: “I miei ragazzi sono corsi subito con il pickup a portare il defibrillatore che abbiamo in stabilimento, ma non c’è stato nulla da fare”.
Sulle due tragedie è intervenuto anche il sindaco di Vecchiano, Massimiliano Angori: “Ho espresso il mio cordoglio a nome mio personale e di tutta la comunità, ai familiari presenti sul posto della tragedia, dove mi sono recato non appena appreso di questa tragedia. In virtù del divieto di balneazione, qui non è attiva una postazione di salvataggio, tuttavia il ragazzo di 16 anni - figlio maggiore del turista polacco deceduto - è stato tratto in salvo”. Anche il sindaco di San Giuliano, Sergio Di Maio, ha espresso tutto il suo dolore a chi era insieme al 48enne e alla sua famiglia.
Una domenica che ha segnato la comunità pisana. Immagini di dolore profondo e di impotenza, nonostante tutti abbiano fatto il massimo per evitare che le due persone morissero. Per qualche ora infatti tutta l’area si è trasformata in un maxi pronto soccorso con sanitari, ambulanze, l’elicottero regionale Pegaso. Un via vai di sirene, con gli interventi di Misericordia e Pubblica assistenza, e l’utilizzo dei defibrillatori. Tentativi di rianimazione durati 40 minuti per il 39enne polacco. I presenti si sono impegnati per fare ciò che era possibile: volontari e bagnanti sono riusciti a salvare il ragazzo sedicenne, quello di otto anni, che ha raggiunto la riva da solo, è stato ritrovato dalla mamma. Poco dopo la seconda vittima, sulla Penisola dei Gabbiani. Una giornata di dolore per tutti.