i fatti risalgono al 2009

Diagnosi errata su un neonato, indennizzo milionario alla famiglia

La decisione della Corte di appello di Firenze che ha quantificato il risarcimento in 3,8milioni di euro

Diagnosi errata su un neonato, indennizzo milionario alla famiglia
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Una patologia che se fosse stata riconosciuta per tempo avrebbe potuto evitare anni di sofferenze a un bambino, oggi 12enne. L’errore dei medici dell’ospedale di Pisa, secondo la Corte d’appello di Firenze, non permise la diagnosi per curare in tempo il neonato affetto da una malattia metabolica molto rara, la Fenilchetorunia, che se diagnosticata subito può portare ad una vita senza conseguenze. Da qui la responsabilità dell’azienda ospedaliera pisana, che è stata condannata a un maxi risarcimento che sfiora i 4 milioni di euro.

Perché di quella patologia ereditaria molto grave qualcuno avrebbe dovuto accorgersene, ma qualcosa non ha funzionato nella catena di custodia dello screening neonatale e i referti sono arrivati in ritardo.

Per la Corte il test dell'Aou pisana non funzionò. Così nel processo, nel 2023, la corte aveva concluso per attribuire le responsabilità della diagnosi errata all'Aou di Pisa, che alla nascita aveva raccolto il campione per un esame di laboratorio, mentre aveva scagionato l'Aou Meyer di Firenze, che aveva analizzato lo stesso campione. La sentenza ha criticato il cosiddetto "falso negativo", ossia l'esito negativo del test.

Per i giudici di appello "l'Aou pisana doveva somministrare un test in grado di rilevare la malattia genetica, non lo ha fatto e ciò ha impedito il corretto contegno alimentare".

La fenilchetonuria è una patologia che se conosciuta subito nei primi mesi di vita, può essere gestita con una dieta adeguata, altrimenti porta a una invalidità e anche a deficit intellettivo.

Per i giudici di appello è dimostrato che il test sul bambino dette un 'falso negativo' - dunque non funzionò e non realizzò lo scopo diagnostico per il quale ne era prevista la somministrazione - e proprio tale difetto di funzionamento determinò il danno".

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