"INFILITRAZIONI MAFIOSE"

Criminalità a Prato, il procuratore Tescaroli: "Istituire una sede Antimafia in Procura"

Tescaroli ha redatto una relazione in risposta all’interrogazione parlamentare presentata da Chiara La Porta, deputata FdI

Criminalità a Prato, il procuratore Tescaroli: "Istituire una sede Antimafia in Procura"
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Istituire una sede della Direzione Distrettuale Antimafia alla Procura di Prato. "Una necessità" visti i violenti eventi di cronaca che spesso riempiono le pagine di quotidiani di carta stampata e online. Fra gli ultimi, ricordiamo ad esempio l'intimidazione ad un imprenditore cinese con il suo suv incendiato e una bara con la sua foto piazzata poco distante e soprattutto i lavoratori in sciopero aggrediti a Seano.

A sostenere questa tesi è il procuratore Luca Tescaroli, il quale ha redatto una relazione di 11 pagine indirizzata ai ministeri dell’Interno e della Giustizia in risposta all’interrogazione parlamentare presentata dalla deputata di Fratelli di Italia Chiara La Porta, sottoscritta anche dal collega Francesco Michelotti. Sono i due sopracitati politici ad aver proposto di istituire una sede del Dda a Prato.

La relazione di Tescaroli

Nella sua relazione Tescaroli descrive Prato come una città avente una "complessità criminale non del tutto nota e compresa". Il procuratore ha collegato tra di loro inchieste ancora in corso e indagini concluse per descrivere la situazione criminale attuale. Dallo sfruttamento del lavoro alla cosiddetta "guerra delle grucce", fino appunto alle spedizioni punitive ai lavoratori in sciopero.

"A Prato si sono create le basi per infiltrazioni di strutture associative di tipo mafioso, italiane e straniere - scrive Tescaroli -.  Per questo chiediamo la costituzione di una direzione investigativa antimafia nel tribunale della città".  Al Tribunale di Prato, come indica lo stesso procuratore, sono stati invece ridotti i collegi da tre a uno e mancherebbe un sostituto procuratore. La conseguenza è "un effetto imbuto sui processi", con tempi medi di fissazione delle udienze dalla richiesta pari a oltre due anni e mezzo.

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