SCONTRI IN CENTRO CITTÀ

Corteo pro Palestina a Firenze e Pisa, manifestanti caricati dalle forze dell'ordine: studentessa ferita

Entrambi i cortei sono partiti questa mattina. Sui fatti arrivano le prime reazioni dal mondo della politica

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A Firenze e a Pisa i cortei pro Palestina sono stati bloccati dalle forze dell'ordine che hanno caricato i manifestanti, per gran parte studenti. In entrambi i casi i manifestanti hanno cercato di superare lo sbarramento degli agenti che al vederli avanzare hanno fatto partire le cariche di alleggerimento. A Firenze, una studentessa sarebbe rimasta ferita negli scontri. Entrambi i cortei sono partiti nella mattina di oggi, venerdì 23 febbraio 2024.

Le cariche a Firenze

Nel capoluogo gli scontri sono avvenuti mentre i manifestanti si trovavano a poche decine di metri dal consolato americano, dove il corteo era diretto. Tra i presenti vi erano sindacati di base, membri della comunità palestinese e appunto studenti. Partito da Santissima Annunziata, il corteo, sfilando per il centro, è passato da piazza Ognissanti e ha poi proseguito il percorso sul lungarno verso il consolato.

Lì era presente lo sbarramento delle forze dell'ordine e quando i manifestanti hanno provato ad avanzare sono partite alcune cariche di alleggerimento. Il corteo ha poi fatto ritorno in piazza Ognissanti per gli interventi finali. Durante questi scontri una ragazza sarebbe rimasta ferita.

Le cariche a Pisa

Cariche della polizia in mattinata anche nel centro di Pisa durante il corteo studentesco che voleva raggiungere piazza dei Cavalieri. I poliziotti schierati a protezione di uno degli accessi alla piazza hanno caricato gli studenti che stavo cercando di oltrepassare lo sbarramento. Tutta l'area intorno alla piazza, dove peraltro si affaccia la sede centrale dell'ateneo di Pisa, è cinturata dalle forze dell'ordine.

Il commento di Antonio Mazzeo

"Le immagini che arrivano stamani da Pisa sono gravissime. L'Italia non può essere lo Stato in cui, nel 2024, per fermare degli studenti adolescenti si utilizzano i manganelli e la violenza e non può essere una giustificazione il fatto che quel corteo non fosse stato comunicato o autorizzato. La funzione di presidio del territorio e tutela della sicurezza, da parte delle forze dell'ordine, è un elemento fondamentale e imprescindibile ma il diritto a manifestare e il diritto al dissenso sono previsti dalla nostra Costituzione e non possono in alcun modo essere messi in discussione. Chiedo a tutti gli organi preposti, e in primis al governo e al ministro competente, che su quanto accaduto venga fatta chiarezza il prima possibile e si accertino tutte le eventuali responsabilità", questo il commento del presidente del Consiglio Regionale della Toscana, Antonio Mazzeo, messo a corredo del video qui sotto riguardante gli scontri a Pisa.

Sindaco Dario Nardella: "Immagini inquietanti"

"Le immagini delle cariche della polizia sugli studenti di Pisa e Firenze sono inquietanti. Usare la violenza contro chi manifesta pacificamente non è accettabile", ha scritto su X il sindaco Dario Nardella.

La condanna di CGIL

"La FLC CGIL Toscana condanna il comportamento delle forze di polizia che oggi a Pisa e Firenze hanno caricato delle studentesse e degli studenti inermi che stavano manifestando per la pace in Palestina, con l'unica colpa di preoccuparsi per una terra martoriata da più di cinquanta anni. Si tratta dell’ennesima dimostrazione di una strategia anticostituzionale da parte di questo governo che non tollera il dissenso e lo reprime con la violenza. Un ritorno a 100 anni fa, che la FLC CGIL Toscana non soltanto stigmatizza, ma respinge con forza. In particolare, gli studenti e il mondo della conoscenza sono sotto attacco da più di un anno, sia attraverso aggressioni neofasciste, sia con la repressione delle forze d’ordine, sia con il tentativo inserire delle modifiche legislative che vorrebbero mortificare i lavoratori del settore e divederli. La FLC CGIL Toscana si schiera con forza con gli studenti e contro questa strategia repressiva e antidemocratica che tenta di lacerare la Costituzione antifascista: continueremo a difendere la democrazia nei luoghi dell’istruzione e della ricerca e a rilanciare la lotta per nuove libertà e nuovi diritti".

Saccardi: "Delinquenti da denunciare e daspare"

"Se un corteo non è autorizzato dalla questura, se i manifestanti che vi partecipano si sono autoconvocati sui social, se hanno l’intenzione di scatenare il caos nel centro di Pisa e di Firenze forzando i blocchi delle forze dell’ordine, di cosa c’è da stupirsi se poi la polizia interviene per contenerli e disperderli? Ancora una volta, la sinistra ci offre la narrazione di un mondo al contrario, in cui chi calpesta le regole del vivere e manifestare civilmente è dalla parte giusta, mentre chi fa rispettare la legalità e la sicurezza di tutti è un criminale. Io sto dalla parte dei poliziotti che hanno fatto il proprio dovere, li ringrazio ed esprimo vicinanza e solidarietà nei loro confronti, soprattutto per le ignobili accuse che già stanno ricevendo dalla sinistra. Questi manifestanti cercavano lo scontro per ergersi a martiri ed eroi ma restano dei delinquenti da denunciare e daspare”. Così Susanna Ceccardi (Lega) sugli scontri odierni ai cortei pro-Palestina di Firenze e Pisa.

Commenti
Domenico Capezzoli

Toscana 2030 esprime sdegno per le cariche della polizia contro i manifestanti pro-Palestina a Firenze e Pisa Firenze, 23 febbraio 2024 – Toscana 2030 esprime profonda solidarietà ai cittadini che hanno partecipato alle manifestazioni pro-Palestina a Firenze e Pisa e condanna con fermezza le cariche della polizia che hanno disperso i cortei. “Le immagini di agenti che manganellano studenti e cittadini inermi sono inaccettabili e in una democrazia come la nostra non possono essere tollerate”, afferma Domenico Capezzoli, presidente di Toscana 2030. “Il diritto di manifestare pacificamente è un pilastro fondamentale della nostra Costituzione e non può essere represso con la violenza.” Le cariche di Firenze e Pisa sono avvenute mentre i manifestanti, in maniera pacifica e democratica, stavano esprimendo la loro solidarietà al popolo palestinese e la loro condanna per le violenze perpetrate in Israele. “Ancora una volta – prosegue Capezzoli – assistiamo a una sproporzionata e ingiustificata repressione da parte delle forze dell’ordine. È inaccettabile che il dissenso venga soffocato con la forza, soprattutto quando si tratta di una mobilitazione pacifica e per una causa così importante come quella della difesa dei diritti umani.” Toscana 2030 chiede che vengano immediatamente avviate indagini per accertare le responsabilità di quanto accaduto e che siano presi provvedimenti contro i responsabili delle cariche. “Chiediamo inoltre al Governo di impegnarsi per una soluzione pacifica e giusta del conflitto israelo-palestinese, che ponga fine alle violenze e alle sofferenze del popolo palestinese”, conclude Capezzoli. Toscana 2030

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