Chianciano Terme, arrestato trafficante internazionale di stupefacenti
L'uomo, svizzero originario del Canton Ticino, è stato tratto in arresto per aver evitato gli arresti domiciliari con un escamotage
Ha cercato di ingannare le Forze dell'Ordine con la furbizia, il 32enne svizzero che colto in flagranza di traffico di stupefacenti scelse come luogo dove scontare gli arresti domiciliari, un hotel di Chianciano Terme, dove affermò di lavorare. L'albergo infatti, previo controllo dei Carabinieri di Chianciano, è risultato chiuso e inoperante. L'uomo è stato perciò condotto alla casa circondariale di Siena.
Un'astuzia che è costata il carcere
Nel primo pomeriggio di ieri a Chianciano Terme, i carabinieri della locale Stazione hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa il giorno prima dal Tribunale di Bergamo - Ufficio GIP - nei confronti di un 32enne svizzero, residente nel Canton Ticino, già sottoposto dal 10 febbraio 2019 alla misura cautelare degli arresti domiciliari in un hotel di Chianciano Terme. Alla revoca del beneficio si era pervenuti su proposta degli stessi carabinieri di Chianciano che avevano verificato l’effettiva assenza dell’uomo in quella struttura turistica. Evidentemente, per evitare il carcere, il cittadino svizzero aveva trovato l’escamotage di sostenere falsamente di lavorare in quell’albergo, tanto più che quell’hotel in realtà non risulta essere neppure aperto e operante. Il 20 novembre 2018 la persona arrestata dai Carabinieri di Chianciano era stata sorpresa presso l’aeroporto di Orio al Serio (BG) nella flagranza di traffico internazionale di stupefacenti, in quanto trovato in possesso di 3,2 kg di ketamina importata in Italia dai Paesi Bassi (La ketamina può essere impiegata come anestetico generale ma in particolar modo è utilizzata come droga d'abuso. Si trova sotto forma di liquido, capsule, polvere cristallina o in compresse. Produce effetti allucinatori di durata piuttosto breve). L’arresto era stato convalidato e all’uomo era stata applicata la misura cautelare degli arresti domiciliari, per i quali aveva eletto un luogo di detenzione. L’uomo accompagnato preso la Stazione dei carabinieri di Chianciano Terme per la redazione degli atti dell’arresto, veniva poi tradotto alla casa circondariale di Siena “Santo Spirito” a disposizione della magistratura che ha emesso il provvedimento.