Caso Buonamici, il fratello si difende: "Ma quale stalker, Cesara resta mia sorella"
Cesare: "Spero ancora di risolvere amichevolmente la vicenda, ma se servirà fornirò le prove"
Con un lungo comunicato, il fratello di Cesara Buonamici si difende dalle accuse di stalking alla sorella ed al cognato per cui è stato rinviato a giudizio.
"Inventate circostanze prive di fondamento. Non ho mai stalkerizzato nessuno, tanto meno mia sorella", è il senso dell'intervento di Cesare Buonamici.
"Accuse infondate che minano la mia reputazione"
L'imprenditore, insomma, respinge con decisione le accuse: "Non ho mai utilizzato telecamere per spiare: le videocamere installate nella villa sono autorizzate e pensate per la sicurezza di tutti. Non ho mai occupato stanze o spazi della casa senza diritto o consenso, né ho impedito la celebrazione del matrimonio di mia sorella, che si è svolto nella villa anche grazie al mio sostegno. E' profondamente ingiusto che il mio lavoro e la mia reputazione di una vita vengano messi in discussione da queste accuse infondate".
Il videoservizio di Italia7, televisione del nostro gruppo editoriale Netweek:
"Spero che Cesara torni a fare la giornalista"
Cesare Buonamici si riserva di fornire prove nelle sedi opportune ma ribadisce la sua volontà di trovare una soluzione amichevole: "Spero ancora che si possa giungere a un accordo che soddisfi entrambe le parti, e che mia sorella possa tornare a dedicarsi al suo mestiere di giornalista, magari raccontando anche della natura e dell'olio che tanto rappresentano il nostro territorio", conclude il presidente di Coldiretti Firenze Prato.