VIA ALLA DELIBERA

Cascina, revocata (senza unanimità) la cittadinanza a Benito Mussolini

Il dibattito che ha portato alla revoca ha registrato 19 voti favorevoli, due voti contrari e un'astensione

Cascina, revocata (senza unanimità) la cittadinanza a Benito Mussolini
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Durante il Consiglio del Comune di Cascina, di scena nel pomeriggio di venerdì 19 luglio 2024, è stata revocata la cittadinanza a Benito Mussolini. Un dibattito portato avanti dal sindaco di centrosinistra Michelangelo Betti (in foto), con la delibera discussa e passata in seguito alla votazione, seppur senza l'unanimità.

Due voti contrati e un'astensione

La cittadinanza era stata assegnata il 24 maggio 1924. Il dibattito, che ha portato alla revoca, ha registrato 19 voti favorevoli (Partito democratico, La città delle persone - Lista Masi, Movimento 5 Stelle, Lega e Lista Lavoro, Sviluppo Ambiente), due voti contrari della lista Impegno Civico (Dario Rollo e Lorenzo Peluso) e l'astensione della consigliera di Fratelli d'Italia. Tre gli assenti.

A scriverlo è lo stesso sindaco Betti sul proprio profilo Facebook, il quale ha inoltre voluto sottolineato su quali toni sia proseguito il consiglio comunale subito dopo la revoca.

"Post scriptum: nello stesso consiglio comunale abbiamo portato in discussione una variazione di bilancio da 4,5 milioni di euro (ripeto: quattro milioni e mezzo di euro) su cui non si è registrato alcun intervento. Chi ha contestato l'atto di revoca è rimasto silente sull'azione amministrativa".

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