Campi Bisenzio

Campi piange Stella: indagini finite nel nulla

Il prossimo 19 novembre ricorrerà il 3° anniversario del ritrovamento del corpo esanime della neonata fuori dalla farmacia dell’Indicatore.

Campi piange Stella: indagini finite nel nulla
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Campi piange Stella: indagini finite nel nulla

A distanza di 3 anni, tutta Campi Bisenzio si ritrova ancora a piangere Stella, la neonata trovata senza vita, dai dipendenti della farmacia comunale di via San Martino, a poca distanza dalla rotonda dell’Indicatore.

Il corpicino di carnagione bianca, con ancora attaccato il cordone ombelicale, fu ritrovato, esanime, avvolto in una coperta all’interno di una borsa da viaggio abbandonata tra il muro ed il contenitore dei medicinali scaduti.

Il prossimo 19 novembre, ricorrerà il terzo anniversario del ritrovamento della neonata ma a Campi nessuno si è mai dimenticato di lei. Lo dimostra la sua piccola tomba, presso il cimitero comunale di Campi, sempre piena di fiori e pupazzi, curata con amore da chiunque passi di lì, dove spesso le persone si fermano in preghiera, così come è avvenuto proprio in questi giorni durante la festività dei santi, quando al cimitero si sono recate centinaia di persone. A scoprire il corpo senza vita fu un Carabiniere della stazione di Campi, che dopo la telefonata dei farmacisti accorse subito sul posto, insieme al medico legale e la pm Concetta Gintoli. Le indagini furono avviate subito dai Carabinieri del reparto di Firenze ma sono finite nel nulla: l’ipotesi maturata fu che la tragedia fosse maturata in un contesto di marginalità. Nulla è stato lasciato al caso: sono state analizzate tutte le telecamere di videosorveglianza presenti in zona, verificati eventuali accessi al pronto soccorso ed analizzate le eventuali tracce di Dna. Non è emerso nulla di significativo.

Era stato aperto un fascicolo, rimasto senza indagati

La procura di Firenze aveva aperto un fascicolo per infanticidio e questo è rimasto, fino ad oggi, senza indagati. L’autopsia effettuata aveva rivelato che la neonata era stata partorita viva, al nono mese di gravidanza. Era riuscita  a circoscrive anche l’origine europea senza offrire qualche elemento in più. Un gesto di disperazione atroce,  rimasto senza un perchè che ancora oggi colpisce il cuore di ogni campigiano.

Il Comune di Campi si adoperò dopo il ritrovamento per dare una degna sepoltura alla neonata, morta di freddo e di fame, dopo essere rimasta a lungo dentro la borsa fuori dalla farmacia comunale. Chi abbandonò la bambina lo fece, probabilmente, nella speranza che qualcuno la potesse trovare ma per una serie di circostanze rimase al freddo e sotto la pioggia morendo di stenti. Stella poteva essere abbonata in una culla termica, come quella presente all’esterno dell’Ospedale di Careggi, oppure poteva rimanere in maternità, nel completo anonimato, dopo il parto della madre.

Tre anni sono già trascorsi da quel tragico fatto che lasciò sotto choc l’intero paese e forse poco è stato fatto, nonostante le promesse iniziali, per contrastare il fenomeno dell’abbandono alla nascita attraverso l’ascolto e l’assistenza di tutte le donne che sono in attesa di un figlio e si trovano in condizioni di disagio.

Ma Stella è rimasta nel cuore di tutti e nessuno può spingersi ad affermare il contrario.

 

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